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lirik lagu la fine – dentro

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[intro: dank]
capitolo 4: 34:01 di mattina (34:01 am)

[strofa 1]
ricordo la gabbia come un posto d’oro
invasa da me, il mio luogo, la casa anche se non lavoro
dimoro ora nel vuoto e mi scuce l’anima
dal corpo di cuoio vado verso la luce e mi rianima
apro le palpebre perplesso
pieno di macchine, pensavo l’inferno fosse diverso
sono un martire con un difetto, sono senza senso
io pago di netto quello che non le ho concesso
ed è la vita, la perse per mia azione, per un’arma
io pago con la vita, legge del taglione o karma
cerco di mettere a fuoco, cercare un virgilio
noto un volto noto, non capisco poi sento un bisbiglio
poco dopo lo riconosco mio figlio e questo è un ospedale
la pace è ottimale, il silenzio è molto ospitale
incontro occasionale ed il silenzio non si può ostinare
in volto ha gli occhi di sua madre e dice “sarò orfano di padre”

i suoi occhi verdi come i fondi di bottiglia
profondi un miglio, tana del bianconiglio
malleati dall’acqua salata come una conchiglia
alleati suoi, della vendetta, fanno da sigillo
l’importante è che tu stia bene ed al sicuro
nelle sue pupille io rivedo me al buio
in quel giorno alle 34:01
mentre di scatto un vero pugno, occhio nero sopra al muso

[strofa 2]
adesso comincia il pestaggio
pugni in petto, ha sangue freddo come di ghiaccio
legato al letto stretto, un ostaggio, non ce la faccio
digrigno i denti ma ecco il cuore che lancia un messaggio
la pace è la morte, un miraggio ed un cappio di calma
nel torace è forte il pompaggio, ha l’eco, cardiopalma
non urlo per le botte, lo fa l’elettrocardiogramma
gli chiedo di fermarsi “fallo per il tuo vecchio, penna e carta”
ultimo desiderio, mi accontenta, un quaderno e una stilo
scrivo memorie di fretta e sarò eterno come odino
guardo l’ora dall’orologio sul comodino
è la mia ora, ma ora scrivo 34:01 di mattino (34:01 am)

[scratch: dj trycatch]

questo era il mio diario e questo è un post scripta
non si arrenderà, non me la darà vinta
mi ha offerto una sigaretta, è qua per una vendetta muta
una promessa alla madre che deve esser mantenuta
lo capisco, ricordo quando stavamo -ssieme
lui si è nutrito delle sue lacrime come un seme
e so che parlando si risolverà, andrà tutto bene
figlio mio andrà tutto bene, figlio mio andrà tutto be…

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