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lirik lagu piove nero – space one

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[rit:]
e’ lunga l’ascesa dall’inferno
solo ora ripenso alla strada che ho percorso
un viaggio a ritroso immerso nello sporco
se una volta il cielo splendeva oggi è tutto oscuro
le nuvole invadono il sereno
sbiadiscono i dolori sopra un cazzo di muro
e anneghi nel fango acc-mulato sul sentiero
se ieri c’era il sole oggi invece piove nero

[verse:1]
negli abissi c’è l’eclissi
mille apocalissi fesso occhio ai p-ssi falsi
verme tu non parli
come una serpe strisci
subdolo sul terreno ti mimetizzi e poi sparisci
ti fai grande ma sei piccolo (zio)
mi sembri mammolo
i tuoi errori non li cancelli con la gomma (no)
zio dall’inizio
ti ha preso l’invidia come vizio
e n’è rimasto qualche stupido schiavetto al tuo servizio
c’è chi vive di luce propria
e chi nel buio e nelle tenebre
ci vogliono le palle sul serio
mentre contempli gli errori del p-ssato nell’oblio
le tue urla, pirla, un lontanissimo vocio
è il ritorno della mia anima purificata dall’inferno
mentre per te laggiù il buco è sempre aperto
ti chiedi che caldo fa
portati un termometro
sale il mercurio
mentre precipiti nel baratro

[rit:]

[verse:2]
in mezzo ai demoni uomo, c’è d’aver paura vera
perché è dura la vita, nella notte più scura
terribile men-rs-la, ti credevi invincibile
è orribile il terrore che ora provi nelle viscere
si esaurisce in fretta l’aria che ti dai
io ti saluto da uno schermo quando mi vedrai
troppa boria sprecata nella storia
io ho memoria
fra a te non c’è n’è
ti sei perso nella gloria
attento ai tuoni mentre suoni fra gli gnomi
per definirti non ho ancora trovato paragoni
servono a poco le parole, non le capiresti mai
d’ora in poi non ci sarai
questo è l’ultimo byebye
per stare a questo mondo c’è bisogno di umiltà
soprattutto quando la tua tecnica
è ridicola, uomo di plastica
smetti i panni del santone
la cl-sse di un signore si distingue da un barbone

[rit:]

[verse:3]
attento a quando giochi
col fuoco che ti bruci
di addio ai riflettori che si spengono le luci
inizia la discesa verso gli inferi
tra gli infimi
finisci tra le fiamme con i cerberi
e porta le chicche per sentire
se piacciono a qualcuno
senza fare mai ballare una minchia di nessuno
senza stile ne carisma ma ti vedi sopra un plasma
conta che tu per due ore sopra un palco sei un fantasma
bravi i veri, a solo i seri
quando tocca a te dov’eri
tu non c’eri aggiusti errori poi ti vanti più di ieri
e i giudizi spetterebbero ai migliori (ai migliori)
tu puoi dare solo consigli sugli inchiostri dei giornali
giorni duri, nubi scure
è inutile che ti infuri
immaturo, forse è meglio che ti curi
chiaro?
sono inutili scongiuri
te lo spengo io quel cero
non pregare il dio del cielo
tanto piove sempre nero

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