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f16 - egreen lyrics

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[testo di “f16” ft. scicl*tano, thai smoke, ozone dehumanizer]

[intro: egreen]
check, check
ehi, yo, fastcut
bella, scicli, bella, thai smoke, bella, ozone
torino, roma, bari, milano
yaoh, yaoh

[strofa 1: egreen]
per qualcuno è scienza, per qualcuno è benza
e qualcuno adotta la solita storia del “non posso starne senza”
perlopiù è egoismo di quarta categoria
perché in realtà “empatia” di fatto non rima non “nostalgia”
sono solo parole che qualcuno sente proprie
spesso è sorprendente realizzare l’impatto che hanno da sobrie
le ambizioni son le stesse, ma cambia come parli alla musica
e io non le faccio più promesse, ehi
io non frigno e muoio in piedi
perché l’apporto culturale lo si vede ai posteri, non dai patemi
per questo il peso che do al presente è relativo
dato che so già per certo che il mio nome sarà un aggettivo
e mentre raccogli la tua carriera da macerie
‘sta merda mi chiude ancora la vena e infuoca le arterie
li ho visti, li vedo, brother e ne vedrò altrettanti
ma solo le mie sedici hanno una f davanti
[strofa 2: scicl*tano]
sotto casa è pieno di gabbiani, il fiume tiene a galla i piani
‘n’ parlo coi voltagabbana, gli accattoni, i cravattari
incravattato, mi ci vedo bene, così magno gratis
pensionati, noi giovani vecchi nei bar appostati
s*c co’ egreen è folle, è l’effetto di due fionde
è roma più milano, è una medaglia a facce opposte
beh, posto sul bancone, alla barra
ho il gomito bello alto e una pupa bella e alta
intralot e sisal dove sono più quotato
stasera c’è milan*roma, non mi fanno anda’ allo stadio
lei fa: “sì, così smetti con il calcio”
dico: “sì, che così punto al palio” alla mandrake, febbre da cavallo
jefferson se fuori fa freddo
in tenuta bon ton, belle époque, rinascimento
s*c, egreen, m*i, roma centro
porto appresso santi e chiese come un chierichetto

[strofa 3: thai smoke]
non ho niente da perdere, quindi non temo sconfitta
tu che sali sugli specchi hai gli scheletri in soffitta
sogni nei cassetti, gli spray dentro l’invicta
troppo crudo per ‘sta merda, quindi non l’avrò mai vinta
tu hai bisogno di una spinta, manager, regista
io mi muovo da dieci anni come un vero integralista (ah)
perché rispetto il mio nome, tengo frenata la lingua (shh)
a ruota di parole solo mentre faccio freesta
tu mi fai chiudere gli occhi, anestesista
il risveglio è più brusco di uno schianto in autostrada
il mio corpo steso al centro della carreggiata
è assalito da sciacalli per la carne macellata
si ringhiano a vicenda, ma non sanno quanto è amara (no, no)
questa pelle cresciuta con la sveglia in settimana delle cinque
compresa la domenica cristiana
la domenica non prego, ho una domenica operaia
[strofa 4: ozone dehumanizer]
oh, seh, microphone checka
sotto i cento k non puoi avere la bistecca, yo
ho scritto il nome grande con il marker dentro il bagno
per fartelo vedere quando stai pisciando
ho fatto freestyle, ma tu non lo sai
giravo con gli spray, sbagliavo sempre gli outline (yo)
ma del mio passato tu non ne sai niente
ozone, tranquilli, il ragazzo è presente
e nonostante oggi ho preso le distanze
non si può negare che quello che fumi circola nel sangue
mentre tu fai la bizzoca e fumi l’eroina
io sto col cazzo nella figa della scena ita
seh, ozone dehumanizer
non rompere i coglioni, rispetto per tuo padre
posso fartela pagare pure stando zitto
posso sborrarti nel culo sempre a cazzo dritto

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