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altra strada e altre storie - sità scotè lyrics

ditemi quando partire

abderrahim abita in periferia
in una casa piccola e spoglia
senza cose
quando non è in viaggio, la sera
si mette in strada
e raggiunge la piazza princ*p*le della città
lì, in mezzo a griglie fumanti
incantatori di serpenti, acrobati
venditori ambulanti
comincia a raccontare le sue storie

(un uomo e la sua parola)
la gente gli si avvicina lottando
con il rumore intorno
e lui si muove dentro il cerchio gesticolando
(un uomo e la sua parola)
parla con tutti
racconta storie che sembrano antiche
anche se non tutte lo sono
eppure chissà perché il sapore rimane quello
saranno le sue parole
o il suo viso
incartapecorito dal sole e dalla sabbia
un viso senza tempo
una voce senza tempo
un uomo e la sua parola
son diventati una cosa sola
un uomo e la sua parola
son diventati una cosa sola

tra le fiamme, le grida
e gli odori di kebab
la gente si lascia trasportare sull’altopiano
poi più in là nel deserto
tra le gole profonde del rif
e le oasi del mondo
ascolta rapita
le storie che ha sentito altre mille volte
in altre piazze
con gli stessi profumi

abderrahim
dice che la sua ricchezza sta tutta lì
e che ogni volta in cui si mette a raccontare
smette di sentirsi povero
e che in fondo lui è quello che è
e tutto quello che è sono le sue storie
la gente se ne va
qualcuno lascia una moneta
altri gli parlano
lui raccoglie le sue cose
e se ne torna a casa
povero e ricco
un uomo e la sua parola
son diventati una cosa sola
un uomo e la sua parola
son diventati una cosa sola
sarà ancora altra strada e altre storie
(un uomo e la sua parola)
ancora altra strada e altre storie
(un uomo e la sua parola)
sarà ancora altra strada e altre storie

- sita scote lyrics

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