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lirik lagu parlami – 16 barre

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[verse 1 f’k!ll]
vivo liminarmente alla mia zona d’ombra
in un recesso della mente dove si sprofonda e gronda
sangue una ferita che non si ricuce
che ti fa intravedere dove sta il buio oltre la luce
ho materiale gr-sso per le panze e i cervelli
per la tua mente sono pablo pic-sso ai fornelli
ho dardi liquidi privi di limiti
che scaglio con la mia delivery su questi cazzo di mc effimeri
ho rime eliocentriche contro il sistema tolemaico
basta che mi concentri che parlo in aramaico
e resto ad ammirare la trama che si dipana
fra pensieri taglienti come una lama di ossidiana
qua son tempi cupi che p-sso sopra i miei studi
con me non ci discuti il tuo ruolo è fare la groupie
e smetti di rappare perchè non hai sk!llz f’k!ll
liricamente con la stazza di shaquille o’neal!

[chorus princekin x2]
parlami! guardami! salvami!
da certi mostri che ci attendono negli angoli!
che ci rendono sonnambuli!
ripet-tivi, ripet-tivi, ripet-tivi!

[verse 2 princekin]
sarà che vivo la solitudine
come fossi disperso fra le nuvole
a viaggiare sempre solo come un fulmine è inutile
meglio farci l’abitudine
siamo nati dai fiori nei fiori torneremo
siamo nati da soli e da soli moriremo
non c’è discesa senza salita
e non c’è mat-ta che segni la linea della tua vita
largo tratto da tratto pen sul foglio
attento sporchi pure il banco e non voglio
che rimangano dei segni neri sopra i piani
che se torno a disegnare mi sporco le mani
certo che ho conosciuto l’universo
stava con me ma ora è perso nell’immenso
del p-ssato che mi fa da rifugio sempre più spesso
nelle notti in cui non esco!

[chorus princekin x2]
parlami! guardami! salvami!
da certi mostri che ci attendono negli angoli!
che ci rendono sonnambuli!
ripet-tivi, ripet-tivi, ripet-tivi!

[verse 3 tokio]
la grande palla
ho la scossa tra le mani per gli umani e per i cani ma non so a chi darla
cerco la mia zona d’ombra
amministro da remoto come echad mi tsunami tra la folla
ho la colla tra le suole e il pavimento
terremoto che non cambia la mia forma bucano il cervello
la rivoluzione il grande schermo
cerco la mia linea di confine tra le nevi dell’inverno
tu trova le due tacche la banda larga
oppure tira i remi in barca
tra i mari del petrolio e delle macchie
tutta colpa dei ricatti delle mode e delle marche
vogliono il tuo sangue versaglielo dentro un serbatoio vermiglio
offri il tuo cuore sopra un v-ssoio
nuota tra gli squali in mezzo a questo pisciatoio
e poi cammina bendato per qualche miglio!

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