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lirik lagu 1991 – ak47 (ita)

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[testo di “1991”]

[ritornello]
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa

dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa

[strofa 1]
capitale sì, ma della vergogna
un piede nel lusso un altro nella fogna
dimmi due parole roma ‘991
ti dico due parole: non manca nessuno!
fratelli per sempre in un dolce abbraccio
auro e cheeky p nel cuore nel mio villaggio
la vita va oltre l’ultimo sorriso
confusione in un momento
qual è il confine l’illusione tra la vita
il colore in un respiro
un sentiero oltre l’ultimo sorriso
ascolta la consegna, ci parla da lontano
indiani yaqui sulle montagne maestri del silenzio
è il sesto principio nell’arte dеll’agguato
un secondo per la vita se non hai rinunciato
con un fratеllo ancora un altro
finché saremo in troppi per il filo spinato
per le invisibili catene tu le puoi vedere
se incroci gli occhi al tramonto
ogni scontro è per la vita
catene, ehi, tanti tipi di catene
acciaio, armi, digos, ma preferite i media
disoccupazione, droga, contratti, prestiti ed ipoteche
lavoro nero, fondo monetario, emargin*z*one
ciò che conta è il conto in banca e non è un gioco di parole
è quello degli affari
ostentare ricchezza, sentirsi di più:
un vip è stronzo al di sopra dell’ignorante lottas
per un po’ di latte della croce rossa
[strofa 2]
san camillo ’91
un fratello mussulmano è preso a calci
stringe forte i denti per tirare avanti
cade in terra ormai fiaccato intorno a lui il vuoto
indifferenza tra la gente
uno sguardo quasi amico ma nessuno muove un dito
l’ospedale poi ti accoglie col suo freddo
mai una visita, mai un sorriso
radio londra come unico amico
poco o niente di italiano
un po’ di inglese un po’ spagnolo
ma è odissea comunque
troppo amara questa vita da internato
con la guerra giù nel golfo controllato a vista
ogni sguardo va pesato
mohamed alì arwail
al haran è un po’ di caldo
un appiglio alla tua storia
quel blocco tanti appunti per non perder la memoria
mo mo mo mo mohamed alì arwail
per non perder la memoria

[ritornello]
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa

[strofa 3: castro x]
il mio nome è castro il mio cognome è x
comandante sul campo anche se dico che
parlo di un anno solo un anno
con l’affanno di rincorrere quell’altro, attento
anche a roma, uno sì
uno no, uno nove nove uno
qui tra noi con un anno in mano
fra bilanci resoconti odore di passivo
un uomo non è un uomo senza riflessione di un anno
mai speso invano se è complice l’amore
quante stecche sento dentro nei lampi dei ricordi
sento stridere il suono: vecchi e nuovi eventi
avanti, quanti? forse tanti!
per le mie entrate quante?
vecchie e nuove: tante!
per un valore (vero!)
senza più affanno per la pioggia di un anno
uno sì, uno no, uno nove nove uno * eh
fra una statua caduta e una guerra impunita
ricordo quella solitaria passeggiata
il sentimento più forte contro ogni ingiustizia
è un infernale vuoto, vuoto senso d’impotenza
non sono uno speaker detesto i fede e i vespa
che feccia! presto tutti a casa: demenz!
ho ancora il coraggio di di di dire
sono un comunista
tu credi contro il mondo
ogni giorno che passa è un altro giorno
dai tempi di cristo, guarda in fondo!
un’idea di giustizia non ha un anno
quanto razzismo, quanta merda intorno
e intanto anche tu sei coinvolto quando
pensi che sei morto, ehi
la gioia di un sorriso nella notte di un sogno è la prova:
vivo anche se dormo
[strofa 4]
strade deserte buie poco illuminate
persone indaffarate per niente preoccupate
la guerra è un videogame, salviamo l’occidente
nel ‘991 roma è indifferente
lottare non è solo etica o morale
è un modo di vivere essenziale
ti stringe il cuore, ti fa sentire vero
non è provocazione, non è un mistero
io sogno sì bandiere rosse
a roma 1991

[strofa 5]
anch’io faccio parte di questa banda di strada armata
di dure parole che ci escono dal cuore
che ti colpiscono, feriscono, ti graffiano
e ti cambiano l’umore per ore
attento sono in azione
non parlo solo d’amore
ma dell’altra faccia, sì, della medaglia della vita
dove ricorda, ehi, sognare ci è concesso
ma devi lottare, questo è certo anche a roma 1991
solamente un altr’anno che se ne è andato in fumo
tra speranze e sorrisi
attimi colti e divisi
e ora ricordi nella mente
di un passato presente
di un’idea lontana
che non sarà mai vana
coi miei fratelli nel cuore
lotto per un vero valore
apri bene le orecchie
ascolta meglio le cose che senti
perché si possono togliere i paraocchi
a molti di quei ciechi vedenti
per guardare in faccia le loro colpe
che anno dopo anno sono sempre le stesse
così non fermo la mia mente
sempre pr*nto al contrattacco
un giusto valore
ak come equipaggio
apri il tuo cuore, seguilo con fervore
fai scoccare due parole che ti cambino l’umore

[ritornello]
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa

dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, dai alzati
dai dai dai, dai battiti
dai dai dai, alza la testa
dai!

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