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lirik lagu diciott’anni – alex22

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[testo di “diciott’anni”]

[intro]
ci rendiamo conto di quanto siamo cresciuti solo quando ci guardiamo indietro

[strofa 1]
diciott’anni ed ho una vita davanti piena di sbagli (già)
si farà tardi se la risbagli (ehi)
ho fatto un patto con la morte ed ho una nuova sorte
suona forte (forte) così davvero avrai una buonanotte (ah)
mi sento diverso tanto (tanto)
ma ora in alto disegno ogni verso, canto
cogli ‘sto balzo, non mi imbarazzo (no)
ma ogni volta che ti guardo sento lo stesso caldo (ah)
(è davvero quello che voglio?)
non lo so ma so che me lo chiedo sempre
però è quello che sfoglio con la mente trovo
veramente molto però in fondo nel nero non vedo niente (niente)
è iniziato per caso ma il caso per me è destino (ehi)
che mi permette e scrivo ciò che nel presente vivo
e quando non penso a niente in mente io mi violo il cuore (violo il cuore)
chissà solo se dio lo vuole (dio lo vuole)

[pre*ritornello]
non provo a ricordarmi
tutto il male che ho fatto negli anni e riodiarmi
cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma non mi rendo conto che già sono a diciott’anni
[ritornello]
(diciott’anni, già sono a diciott’anni)
tutto il male fatto negli anni e lì a ricordarmi
che cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma vedo solo un grigio inizio a diciott’anni
(diciott’anni, già sono a diciott’anni)
il tempo passa in fretta e sto cercando di scordarti
cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma non mi rendo conto che già sono a diciott’anni

[strofa 2]
(ehi) guardo ogni foto da piccolo (ah)
e penso che sono ridicolo
lo dicono ma comunque ci corro appresso
perché quel bambino è uguale a come sono adesso (ehi)
non ho mai voluto essere come gli altri (yeah)
e non ho mai conosciuto interesse nei commedianti
ho sempre preferito rinchiudermi nei meandri
sempre ferito (già) a illudermi nei miei antri
sono molto privato ma metto pubblico alex (alex)
quando guardo un quadro spero che giudico male
ormai dalle pare (pare) non mi faccio più divorare
tutto al setaccio e rinfaccio se sto giù di morale (ehi, ehi)
io e il mio ego siamo geni ignoti se li noti (noti)
e se sono così è grazie ai miei genitori
se mi ignori (ehi) non alimenti la mia attenzione (no)
e se mi menti avrai dei sentimenti ma dalla tensione (già)
da bambino gli sbagli non li coglievi
mentre da grande anche i dettagli sono problemi
tutti fanno azioni solo per tessere altrettanto (altrettanto)
io continuo a essere alessandro (alessandro)
[pre*ritornello]
non provo a ricordarmi
tutto il male che ho fatto negli anni e riodiarmi
cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma non mi rendo conto che già sono a diciott’anni

[ritornello]
(diciott’anni, già sono a diciott’anni)
tutto il male fatto negli anni e lì a ricordarmi
che cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma vedo solo un grigio inizio, yeah
(diciott’anni, già sono a diciott’anni)
il tempo passa in fretta e sto cercando di scordarti
cerco solo di imprigionarmi e di giovarmi
ma non mi rendo conto che già sono a

[strofa 3]
guardare il mare mi fa pensare ed inquadrare il male (male)
ed allontanare chi vuole guastare ale
pensa se stona (ehi), mi sento distaccato dal mio corpo
infatti parlo di alessandro in terza persona
(come se fosse un’altra persona, yeah)

[outro]
diciott’anni, già sono a diciott’anni
tutto il male fatto negli anni e lì a ricordarmi
che il tempo passa in fretta e sto cercando di scordarmi
che già sono a diciott’anni

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