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lirik lagu rondini – anzia & fraz

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[rit. elisa calogiuri]

e dimmi se si può stare ancora insieme anche così liberi
senza racchiudere mai le nostre menti nelle gabbie sempre più resistenti…
e tu dimmi se si può vivere da soli non essendo liberi
senza interrompere mai…il volo delle nostre ali!

[strofa anzia]

faccio un brindisi con la mia ombra perché oggi festeggio con chi mi sta accanto, andiamo a cenare frà, cena aziendale, almeno poi pago un coperto soltanto!
la solitudine mi ha spalancato questi occhi, ora mi guarda e sorride: dice che aspetta che stacchi un -ssegno che tiene il sudore frà come matrice!
bella cornice, jeans e camicie, metto il profumo e mi parto, tu muoviti…
fatto scalini talmente di fretta: non mi fotti manco con le scale mobili!
tu che rimproveri perché non ti amo, mamma si fida anche se non la chiamo: la mia rivalsa è parente dell’odio e matrigna del conto corrente bancario!
i vecchi amici sono ragnatele, volevo chiamare una tata…e le ragnatele si devono togliere: e infatti da tempo che ho pulito casa!
verso l’ignoto frà come le rondini, queste persone sono i miei tralicci:
versami un poco di birra e poi togliti, io faccio musica: tu fai i capricci
guardo le reti, fra è li che vivevo
ho scritto di più, parlato di meno
i miei cacciatori sono tutti morti perché dentro l’aria c’ho messo il veleno
queste nuvole guardano me, volo b-sso perché io corro…
sono stanco ma non demordo
sono a pezzi fra ma mai morto

[rit. elisa calogiuri]

e dimmi se si può stare ancora insieme anche così liberi
senza racchiudere mai le nostre menti nelle gabbie sempre più resistenti…
e tu dimmi se si può vivere da soli non essendo liberi
senza interrompere mai…il volo delle nostre ali!

[strofa fraz]

nella mia gabbia fa troppo freddo
quindi tu salvami solo non riesco
e da tempo che qui io non esco
ma la mia casa ormai è dentro me stesso
qui chi dimentica diventa complice
la libertà poi è basata da un codice
e qui le persone diventa monotone
m i loro abbracci son come una forbice!
fanculo, io adesso voglio essere libero
amare una donna e crescere mio figlio
e sti cazzi i b-st-rdi, qui ce ne son tanti
e pure la merda è trattata coi guanti
c’era una volta un bel ragazzetto
con gli amici giocava al parcheto
e dicono in giro che poi lui è impazzito
ma il mondo suo stesso lo aveva aggredito
e la musica è l’unica musa che riesce a calmarmi, senza giudicarmi, per ogni caduta fatta in questi anni come una madre lei può rialzarmi
e adesso che sono lontano
non abbiamo più nulla da dirci
son scappato per stare isolato
ma rimarremo due vecchi amici.!
uno, nessuno e centomila
se mi vuoi morto fai la vila
che immergo lacrime nella tequila
tanto io vivo ma non sono in vita
qui non esistono gli umani autonomi
sempre qualcuno che detta degli ordini
tu vuoi aiutarmi? ti prego rispondimi
ti afferro al volo e voliamo come queste rondini.!

[rit. elisa calogiuri]

e dimmi se si può stare ancora insieme anche così liberi
senza racchiudere mai le nostre menti nelle gabbie sempre più resistenti…
e tu dimmi se si può vivere da soli non essendo liberi
senza interrompere mai…il volo delle nostre ali!

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