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lirik lagu cinque punte – armata del tronto

[strofa 1: siero]
io sono quello che ti mostro anche se è un paradosso
ognuno impara un posto suo che non gli starà addosso
cambio la trama dei miei giorni il fuso ci separa
dormo quando sogni ti ricordi ”tutto sarà apposto“
sto in equilibrio sopra a un filo tra istinto e ragione
calma e delirio mi delineo recinto ogni errore
salgo dal sub marino immenso da riemerso vivo
l’introverso è morto l’ego ha vinto la competizione
resto in contatto con me stesso messo al bando
mentre sfaldo ogni complesso che ho compresso impersonando un altro
guardo dall’ alto ogni processo che sto mescolando
e dire che oltre queste rime faccio questo ed altro
specie quando le scelte che fai sembrano repentine
adattarsi alla caduta m-ssi delle aspettative
nastri sopra alle puntine incastri come serpentine
seppellire l’ego degli scarsi per ringiovanire

[strofa 2: ase]
io per molti sono il motivo di princ-p-le utilizzo della testa
che separa l’apparato uditivo in sinistra e destra
per questo il mio ruolo è marginale ma quel che sento
al di fuori del senso stretto del verbo neanche lo immaginate
sono il motivo che ti ha spinto a seguire l’istinto
più che la ragione con cui resto in perenne conflitto
una voce in testa ha detto fallo ed ora son convinto
che se agli altri mostri sicurezza sai già d’aver vinto
ase mi senti ? ricevo forte e chiaro
ma penso che l’ascolto adesso non sia necessario
per percepire cose che non senti con le orecchie
che il cuore avverte ma con la mente in disaccordo sempre sente tutto, il muscolo più intuitivo del gruppo
è capace di capire dove si nasconde il trucco
io vivo di emozioni e nel frattempo
mi chiedi come fai a saperlo dico beh lo so perché lo sento

[skit bridge]
quello che voglio sono dei veri momenti umani
insomma io voglio vederti e voglio che anche tu veda me
non voglio rinunciare a questo non voglio essere una formica, capisci?

[strofa 3: anter]
mantieni strette , le tue sensazioni mentre
blocchi la tua mente chiudi gli occhi so che lo fai sempre
raggruppa le tue forze e varca tutte le tue porte
e guarda oltre, poi sei vuoto se non vedi niente
p-ssato trasparente in tasca niente mentre aggiungo
una parola era settembre a scuola già pensavo a giugno
il tempo vola cristo ed ora non raggiungo la mia ciurma
e se sono uscito dalla giungla è perché c’avevo visto lungo
ho bruciato gli anni ma ne ho fotografato il fuoco
per scoprire che era il rogo di altre mie vecchie foto
penso a me 10 anni fa pensavo a me 10 anni dopo
ed è per questo che mi sento osservato in ogni luogo
ora, voglio che mi ascolti e che guardi oltre
a quel che tocchi oltre questi volti, oltre questi occhi , intendo dentro ma non come fanno in molti
convinciti a distinguerli tra i vivi e i morti

[strofa 4: sputo]
testa di sughero, lo dice anche tuo padre sei uno stupido
stupido stupido stupido, è inutile cambiare ciò che puoi far subito pensi davvero di poterlo fare poi , dubito
vuoi superare pare super supreme super io martin luther
ti vedo in sogno insieme a freud sopra a uno scooter
ti disegno sopra al foglio delle mie cose incompiute
io che immagazzino tutto chiamami computer
io che prendo tutto e lo do agli altri se faccio da router
non sono umano metto mano in zone sconosciute
piano delta in deltaplano su questa palude
ti spiego piano nell’ orecchio, dove andiamo ?
placenta come dei cani la rimangiamo
sono quello che farai senza che te lo insegniamo
dormire mangiare sei sicuro di quanto scegliamo?
sei sicuro di quanto scegliamo ?

[skit outro]
come si può essere liberi se dio sa già in anticipo tutto quello che facciamo

- armata del tronto

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