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lirik lagu sigarette pt.2 (cenere) – astro centauri

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[intro]
oh no, no
oh, no, no

[strofa 1: astro centauri]
e alla fine te ne sei andata (alla fine te ne sei andata)
polvere d’angelo sulla cinta chanel
e questo amore è una pazzia
non parli se lo dico io
ma intanto, penso come fanno
penso come fai a sperare che capisca
se mi fai del male non ti dico basta
e tu non dici un cazzo e intanto il tempo passa
ora sembra quasi che [?]
ho lasciato scuola perché prima che palle
ora che rivorrei indietro i miei diciott’anni
oh

[ritornello: astro centauri]
e alla fine ci siamo aperti
tra le luci del centro
tra la cenere e il tempo
e siamo sulle stelle, oh
guardiamo il colosseo
o la tour eiffel
[strofa 2: shixri k!lla]
tour eiffel, in alto, in basso, come gli ascensori
non abbiamo pulsanti per l’accensione
cuori pulsanti, siamo noi il motore
mi mandi nel pallone
ancora che le scrivo in testa come gli aeroplani
se vuoi sparisco
ancora barcollo sullo stesso filo
apnea, rihanna ha ucciso il mostro oggi
ma lo specchio non mi sorride, no
non siamo persone qualunque
ma ci hanno già ucciso comunque
non farti mai mettere un dubbio
sei quello che vorrei da me
perché sono piccolo e stupido
amore psiche, no amore*odio
che sono lo stronzo di turno
usami come posacenere
ho spalle grosse per entrambi
[?] senza vie di fuga, un’emergenza
spesso penso alla mia fine, è dipendenza
comico che mi fa figo se ci penso
e’ il rischio che mi ha fatto uomo e ciò che ho perso
mami mi lasci da solo un’altra volta
e piangi come i rettili, vuoi farmi pena
baby che mi ha tolto un sogno e forse peggio
[bridge: yangmetastasi]
e’ una danza macabra con le tue ombre
di continuo, il mezzo sarà il vino a dissacrare croci sul destino
perché se siamo vicini il cosmo si comprime
e le stelle ci appaiono più vicine

[strofa 3: yangmetastasi]
e io ti giuro un giorno famo un kanpai
bevendo vino costoso mica alla crai
nei tuoi occhi la mia strada non ci va, dai
corriamo nell’universo lontano dai guai
giammai, che gelo
era difficile riempire quel mio nulla che celo
quel mio cuore bianco, spento, steso tra i crisantemi
uno tsunami di lucciole, una notte d’inverno
era quasi primavera, ya
e quando mi riaffonda ci penso
siamo noi da soli in balia dell’eterno
abbandonati, tu mi hai regalato un senso
un fiore benedetto da crescere per sempre
l’amore è maledetto, un piccolo biochimico
che poi noi leviamo sta scemenza dello spirito
però mi piace credere che tu mi hai reso libero

[outro: astro centauri]
e alla fine ci siamo aperti
tra le luci del centro
tra la cenere e il tempo
e siamo sulle stelle, oh
guardiamo il colosseo
o la tour eiffel

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