lirik lagu dio – big rafa
[strofa 1]
credevo di non aver talenti
le strade che ho imboccato? fallimenti
credevo di essere padrone di me stesso
che tu non guard-ssi dietro pareti di gesso
da fesso getto merda sui tempi
troppi pugni al diaframma ora che sono reietto
ora rigetto il silenzio dei momenti -ssordanti
in cui non sono perfetto
momenti in cui ti ho cercato ed eri nello specchio
è giusto così o non sarei così grezzo
mi hai sempre tenuto il posto più fresco
adesso e spesso… mi fermo
vedo quant’è pazzesco non sentire
il tuo urlo animalesco e mi imb-st–lisco
quando penso che per stare con chi non capisce un cristo…
è stato un rischio…
[ritornello]
parole sono solo parole
aria che raschia le corde visibilio nel cuore
quindi è questa la mia mole, quindi è questa la mia indole
rivendicare memorie
becchino di un destino affogato nella frode
usami e punisci chi gode, pulisci il suo cuore
scusami se soffro ma è il mio cuore che muore…
[strofa 2]
siamo diversi, siamo perversi ma
senza di te siamo solo persi
ho affrontato diversi contesti
non uno sui binari tutti convessi
troppi complessi troppo complessi
volti soli e depressi ed io mi sbatto per questi
e non sono stanco
p-sso notti in bianco più utili di giorni sul banco
qui non sento disagio, non pecco di plagio
non ho nessuno affianco
per tanti meglio soli che accompagnati
ma la solitudine è padrona dei rimpianti e siamo
per i torti elefanti senti i canti troppi vanti
nessuno perdona, lat-tanti
in prova corona ignari che l’amore non si clona
[ritornello]
parole sono solo parole
aria che raschia le corde visibilio nel cuore
quindi è questa la mia mole, quindi è questa la mia indole
rivendicare memorie
becchino di un destino affogato nella frode
usami e punisci chi gode, pulisci il suo cuore
scusami se soffro ma è il mio cuore che muore…
[strofa 3]
ying -yang: armonia in un tic-tac la sinfonia
diventa si-gla d’ironia e che cazzo!
sono preso dalla mania di grandezza
e non dirmi: “cammina, non andar fretta che ti parte la testa”
ma tu in testa hai sola la festa
ti consumi alla svelta e il consumo diventa vendetta
indicavo la v di vittoria ma qui non c’è gloria
è sempre una brutta storia per noi
gente dannata, perennemente innamorata
emarginata nella vita astratta, attratti da
tutto ciò che va a tratti
ma quale gabbia di matti? qui non si pesta nessuno
qui non si fotte nessuno
[ritornello]
parole sono solo parole
aria che raschia le corde visibilio nel cuore
quindi è questa la mia mole, quindi è questa la mia indole
rivendicare memorie
becchino di un destino affogato nella frode
usami e punisci chi gode, pulisci il suo cuore
scusami se soffro ma è il mio cuore che muore…
[outro]
parole, sono solo parole
che mi scorrono dentro
ma che d’altro canto mi offuscano la mente
fatte per comunicare, atte per intrattenere
nel loro scorrere divento più grande
il vuoto come matrice di un volto nuovo
sono solo parole…
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