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lirik lagu toys “r” us – biro (gaetano vallarelli)

[strofa 1: biro]
pessimo esempio del tuo adempimento
sono il malcontento per la tua scena
se la base non scema col cazzo che mi si frena
inutile evitarlo, sono un sucker d’-ssalto, se parlo è per vanto
mi metto in mostra come un [?] a cosa nostra
sono un disastro ed è per questo che aspetto il tuo più grande p-sso
non mollo l’osso, sì so che sei tu l’-sso
non vedo maniche, sento solo comiche
va’ avanti tu ché a me vien da ridere, è inevitabile
sono [?], non ho un limite, per quanto ne so nella scena c’era anche superman
il moby d-ck [?]
adesso giorgio panariello è il più spesso, seguo tutte le tendenze
anche senza attinenza, attingo da ogni tipo d’appartenenza
come i [?] destra privo di coscienza
si pensa a donna e soldi e fama, vita mondana
poi si ama e c’è chi bara per quanta erba fumava
[?]

[ritornello: caparezza, biro]
eh?! tu vuoi giocare con me?!
tu vuoi giocare con chi?!
col più costoso dei giocattoli?!
non umiliarti perché non puoi giocare con me
adesso smettila di piangere
eh?! tu vuoi giocare con me?!
tu vuoi giocare con chi?! col più costoso dei giocattoli?!
non umiliarti perché non puoi giocare con me
adesso smettila di piangere

[strofa 2: biro, caparezza]
moge reazioni per le mie azioni
sono solo finzioni, per altri paragoni
le mie mansioni uguali a quelle dei faraoni:
importazioni di tradizioni esterofile
del cielo ho superato già il limite pur non conoscendo christopher
non sono mai stato né umile né utile
parole statiche [?] come stronzi intergalattici [?] per i prossimi pezzi
ma tanto se non mi pieghi mi spezzi, ma alla fine m’apprezzi

ci mancherebbe, ’sti cazzi
sono anni che mi fanno a pezzi alle pezze
come pupazzi riducono
si prendono gioco ma il gioco non lo conducono
credono che se mi atterrano gli altri mi seguono come col domino
dominatori del mio piffero, s’azzuffano nel mio pollaio
vogliono cresta del gallo?
pigliano crosta del callo che mi sono fatto a furia di prendere calci in culo
ma grazie al cielo mo’ non sono solo

[strofa 3: caparezza]
dov’è ch’ero rimasto? giusto, al calcio in culo
sai che più me ne dai e più prendo il volo
vuoi giocare a polo, ma il gallo il pollo non fa
mi spremi come zizze di una vacca, e va’ a caga’
c’ho un barbatrucco da barbapapà, che ti farà rabbia [?]
tocca a me la conta
se ti piace il mio cavallo, monta
ma abbiam la faccia tonta da ken e muscolazzi da he-man
per la forza di grayskull dell’old school non mi sculacciare
chi cazzo te lo fa fare, da’ retta a ’sto michele
tengo il culo duro da tango più che da super tele
meno male che c’è chi mi vuole nello scaffale, (oh)
cazzi miei se dei miei cazzi parla il giornale, (ah)
soffro di sindrome da tamagotchi
cago merda invano, puntate gli orologi: ci siamo

[pianto di un bambino]

- biro gaetano vallarelli

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