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lirik lagu quello che voglio – bitter mc

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caro suro
la senti questa voce che rimbomba dentro il muro
sono te stesso sì ma del futuro
nè è p-ssato tempo dal 20/12/00
tu sei rimasto lo stesso, e hai sempre detto il vero

un tizio che faceva il rapper con tono arrogante
un’altra canzone che suonava come le altre
adesso quel p-ssato ti sembra così distante
mentre sbocci l’ennesima bottiglia di spumante
perchè sai che è stata dura far sbocciare sto talento
ma in fondo non è colpa tua se non sei mai contento
in fondo lo sai anche tu non è per il divertimento
ma abbandonare è sputare contro il tempo

rapper scemi con i soliti contenuti
più in alto di te perché registravano negli studi
e adesso che sei in studio nozme sorride dal vetro
ripensando a tutto quello che è successo anni addietro

i testi li facevate voi, le basi pure
il mixing lo facevate voi, il mastering pure
una camera da letto studio di registrazione
eppure sempre alimentati dall’ambizione

quei giorni insieme a te erano in pochi forse nessuno
e adesso con te ne porti pochi forse nessuno
d’altronde il tuo era un salto nel vuoto
sapevi ce l’avresti fatta ma gli altri come facevano a saperlo

caro suro alzati dal letto deficiente
quello che ti parla è te stesso ma del presente
era tutto quanto un sogno quindi non è vero niente
la lettera nella posta era una tra tante bollette

la meritocrazia qui non esiste come l’oro
e tu che ti lamenti sai non sei meglio di loro
annuisci con la testa e -sseconda sempre loro
ma la vera domanda forse è: chi sono loro?

mi dicono, rappa veloce però il tempo è lento
sarà che per me ogni giorno il tempo p-ssa lento
sarà che sta roba forse è un po’ più di un p-ssatempo
sarà che non sento niente perché son morto dentro

e i pezzi tristi son vest-ti scomodi
nel senso te li togli e stai meglio ma sei nudo davanti a tutti
e mentre vi state facendo i vostri porci comodi
alla fine porci e comodi lo siamo tutti

meglio mal accompagnati che soli ma in compagnia
questo volto mi saluta ma giuro non so chi sia
corro ma senza fretta e stasera so che mi aspetta una fetta di pizza fredda -ssieme alla malinconia

fra qualche anno sarà tutto un po’ come adesso
forse ancora depresso, con qualche altro complesso
ma giuro prendo col sorriso tutto ciò che viene
e in fondo in quella camera col mic si stava bene

quello che voglio non sono i soldi, neanche una collana
voglio scrivere la mia storia sopra la loro fama
la fame che mi chiama, mi dice “p-sso a prenderti”
io l’aspetto puntuale il dici-ssette di un venerdì
quello che voglio io non so se è quello che posso
ma quello che voglio un giorno giuro che sarà nostro
quello che voglio non è ciò che vuoi te
quello che voglio non è ciò che vuoi te, no

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