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lirik lagu troppo veloce – claudio sirigu

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è da un po di notti che
il sole non vedo più
guardo i ragni dal soffitto minacciosi scender giù
(e tu non voltarti più)

ed una stella nel cielo la spengo
“forse è un satellite” penso
gocce di ghiaccio di sfondo
mare che mi gira attorno
steso sopra al pavimento freddo perdo i sensi e mi addormento
è mattino presto
forse è tutto quanto un grande trip
forse non dovrei nemmeno rimanere qui
ma mi fa bene illudermi
(per sorriderti)
sono nei miei traumi infantili
sono le cazzate che scrivi
(sulle storie verdi)
sulle storie verdi
fra i tuoi punti fermi
(non mi ricordi)
e non ho mai detto di volerti
però ho provato a cercarti
io faccio male alla gente, tu non ti fidi per niente
non hai motivo di esistere nella mia mente
prova almeno a mettermi da parte
per le serate più fredde
non mi trovi più nell’acme
forse sono un po’ distante
ci siamo persi per la vita, si, come passanti
finiti alla deriva, si, dentro al mare degli altri
passando male tutti i giorni, essendo eternamente stanchi
sul fondo come sassi
è stata colpa di qualcuno ma è scappato via
e il cielo ci è crollato in testa per pantoclastia
e ora ci resta una vita rotta come la nostra voce
ma va troppo veloce

(troppo veloce, troppo veloce, troppo veloce)
(troppo veloce, troppo veloce, troppo veloce)
(troppo veloce, troppo veloce, troppo veloce)
(troppo veloce, troppo veloce, troppo veloce)

è da un po di mesi che
non so più niente di te
nel display della tua vita vedo un fermo immagine
(non può esistere)

ma siamo tutti più fermi, del resto
guarda che brutto contesto
è un quadro dipinto col fuoco
acqua condita di cloro
stesa sopra al pavimento freddo ti risvegli dal tuo sogno
cazzo, che disastro!
forse un ladro è entrato in casa tua
ti ha stordita, ha preso i tuoi ricordi, è andato via
perché
non ti rammenti di me
(non è possibile)
sono nei tuoi traumi infantili
sono le battute a cui ridi
(nei memo vocali)
nei memo vocali
nei luoghi sbagliati
ci siamo persi per la vita, si, come passanti
finiti alla deriva, si, dentro al mare degli altri
passando male tutti i giorni, essendo eternamente stanchi
sul fondo come sassi
è stata colpa di qualcuno ma è scappato via
e il cielo ci è crollato in testa per pantoclastia
e ora ci resta una vita…

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