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lirik lagu che passa – crisi

rispetto mi levo il cappello dinnanzi a quei vecchi leggenda
ai vecchi sti pezzi han mangiato il cervello, sti pezzi di merda
mi curo con lei, io fumo sta verde
scopo sta lei, e levo le tende;
sto tempo é già scritto, ma veramente!
freddo tipo questi arredi in vetro
ricordi sfocati, impressi coi filtri retro
occhi incrociati in vagoni di questa metro
fermo in chimica al mc
io bambino e ricordo che al giro sta il crystal meth
chimica russa, fumo ash di nicole kush
breaking bad ma anni prima
raga morti sul lavoro, rapine
per ste fogne come ratti
e prende bene a queste fiche
in strada come dei teatrini
esclusi come me in giro
spari ma a me non miri
sto a casa come me al giro
per la strada la scuola da squalo bianco
nomi su lamiere in quarzo
“guarda ma’, quant’é tardi!?”
ma ho sto fuoco che brucia i quarti
si vede sto male, é il tempo
si vede, sto male a tempo
non parlo per niente, penso
“oh! se parlo sta bene attento!”

di fretta ma fermo al bar, zio che cala da a’dam
p-ssa questa dal barney, in banca ci entra col balaclava
bada a me uomo
con questi io non sto in gara
volanti in corso, dove sta il garage
cocaina e arte frate é un grande gala
“com’é che ti chiami?”
in zona il nome suona familiare
savage come un animale
mica la vostra sabbia, fumo l’ash da famiglia reale
nettare su celle dentro l’alveare
quest’arte esiste e non la puoi toccare
crisi, chanel, coco;
scrivo eppure il vuoto
il piatto piange ed io pure
solo il corpo fa volume
i frate sopra i mezzi fanno (wrrroooom)
coi ferri, non coi soldi, saldano fatture
sto fatto male di natura
fatto male, una montatura
nei suoi collant e scollature
si accolla e mi scopa in tuta
si si, la scopo tutta, si si, proprio di brutto
24/7 in tourné, 365 si gira a turno
mosche strette fra sti pugni
scaglio frecce il buio mi culli
che mi frulla dentro al gullit?!
valige piene in trasporti a rulli

rit:
me la fumo in park, il freddo proviene da sotto il parka
a mare calmo, tutti marinai, tutti sulla stessa barca
sto di fretta ma fermo al bar, gustosa plaza de barca!
urlando, e battendo cinque, “parce cos’é che p-ssa?!”
me la fumo in park, il freddo proviene da sotto il parka
a mare calmo, tutti marinai, tutti sulla stessa barca
sto di fretta ma fermo al bar, gustosa plaza de barca!
urlando, e battendo cinque, “parce cos’é che p-ssa?!”

- crisi

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