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lirik lagu liturgia i – d.o.c. (it)

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[intro]
notre*dame prie pour ton enfant, donnez*il la force de ne pas céder
libère*le de ses démon, parce qu’il a péché mais à fin de bien
fais*en un prophète de la banlieue que le mond soit capable d’écouter
et si son bien ne suffisait pas, trasforme il en le mal plus mauvais

[strofa 1]
timbro in ceralacca
bolla papale, educazione sacha
je n’écoute pas ces blah blah
sarò kaczynski prima che tutto taccia
jaga si j’écris
faire mon nom deux fois et j’arrive
ramadan, ils font le jeun mon amis
quelle balance, un piece de quatre*vingt*dix
100k in abito talare
officiante dentro il bacc*n*le
vesto in tinta rosso cardinale
se hablo sciolgo il sangue, festa partonale
questi bama dio li benedica
ma vestendo l’egida di santa rita
così un cocorita
mi inveiva:
“lazzaro, alzati e cammina!
je ne sais pas
per ogni peccato pagherò il mio contrappasso
sacrifici da sanare e mole antonelliana al tasto
tu fà sempre ciò che dico e non fare ciò che faccio
corpo, sangue, flow boccaccio
mi l*stro col canovaccio
sono un albero appassito fiorito dai semi del forse
ogni barra è un’enciclica indirizzata alla mia buona sorte
ho già detto molto ma continuo a farlo frate, anche se fosse
morirò come un profeta scrivendo con tre quarti d’once

[ritornello]
medito,dedito,merito,sto (x4)

[strofa 2]
ho tutti i crismi, i miei brah conclave
accademisti ma del piazzale
quindi è inutile che insisti, veni, vidi, eclissi inciso nel tuo memoriale brah
consacrato al verbo, votum oboedientiae, celebro la liturgia
i miei testi ammenda, fai sei padre nostro e dieci ave maria
quindi metti in conto
ho un conto aperto con me stesso perché investo sempre in ciò che nuoce
ogni affronto è un pretesto per alleviare il peso di sta croce
fatto la gavetta come a compostela, mio frah a braccia aperte come al corcovado , sognando la vetta, spine nel diadema, io sarò la lean per le pulci con la tosse
pare nella testa, canti gregoriani, troie nel mio harem
tara per la pesa di questi punani, anni a mendicare
ho già visto, già fatto, già detto ma ho la condanna di dover bissare
colpa del padre, del figlio e di tutto lo spirito nel mio amen
dimmi quando e dove, quento e come devo dar l’eucaristia a chi è vorace
no signore, non c’è spiegazione, l’attitudine è il solo distingo da ste vinacce
ma se a fine serata mi vedi che faccio fatica a deambulare
è soltanto perché questa messa è finita, ora andate in pace

[ritornello]
medito,dedito,merito,sto (x4)

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