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lirik lagu puerpera – don diegoh

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(…questo pezzo non avrei mai voluto scriverlo!…vai zope!…)

[verse 1 don diegoh]
ho visto le tue mani rischiare di non plasmare il domani
i tuoi occhi cercarmi per un abbraccio negato per anni
il tuo viso farsi a forma di triangolo
il tuo corpo trascinarsi a fatica fino al tavolo
lontano pensavo a quanti libri avevi letto
papà che ogni mattina ti svegliava e ti trovava peggio
hai chiuso la tua vita in un c-ssetto
prima di raccontarla in ogni poesia che hai scritto
non sorridi e desideri andare via
i tuoi sogni spariti proprio come te nei tuoi vest-ti
la tivù dà più di un nome a questa malattia
le vie per uscirne sono mille
mamma prega i crocifissi ma la forza per riuscirci
la trovi in un fratello che per mesi sta al tuo fianco ad accudirti
nei suoi occhi sedicenni troppo tristi
che stentavano a capirti hanno saputo capirci
noi due pr-nti a ferirci tra noi troppi conflitti
che basta una parola per chiudersi o per aprirsi
qui sangue chiama sangue mente chiama cuore
ma il cuore quando vuole mente e finge di non sentirci
prendere il telefono per chiedere di te
senza il coraggio di scendere per vederti
chilometri distanziano il mio orgoglio dal tuo mondo che ora è
la stanza in cui sei chiusa a consumarti!

[scratches dj impro]

[verse 2 don diegoh]
sono p-ssi che non fanno rumore mentre cammini
il vento di novembre movimenta le tende
e fai fatica ad alzarti dal mater-sso in cui dormivi
ormai non esci non parli non sorridi non scrivi
il freddo penetra i vest-ti punge nella pelle
tu ne senti il doppio e nutri odio per la gente che
cerca di darti calore in gesti e parole
ma resti spenta e nei tuoi occhi non c’è luce ma dolore
il cielo ha gradazioni di colore troppo scure
io prendo le mie cose e scendo con il primo treno
e di quel viaggio mi ricordo le paure e lo sforzo
di immaginare come fosse adesso torno a casa e all’ingresso
ti vengo incontro ed ogni mio discorso
si blocca perchè lacrime mi scendono dal volto
ma le blocco e ti vedo alle soglie dei diciott’anni
sorridere e guardarmi e salutarmi
e ho visto le tue mani rischiare di non plasmare il domani
i tuoi occhi cercarmi per un abbraccio negato per anni
il tuo viso farsi a forma di triangolo
il tuo corpo trascinarsi a fatica fino al tavolo
lo sento che non mollerai così tu sai combattere
che dentro te qualcosa sta già per rinascere
quel giorno in cui ti ho vista ho trattenuto le lacrime
ma adesso che ho finito questa strofa posso piangere!

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