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lirik lagu bodega freestyles – egreen

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[testo di “bodega freestyles”]

[intro]
è il ritorno del… sulla…

[strofa 1]
ehi, ogni settimana qualcuno la spara
niente porto d’armi, confetti da lassativo
quindi? ogni settimana preparo una bara
non ammetti quanto cazzo banfi, avanti, cretino
so you wanna be hardcore? più che danko
mi sembra il film con danny de vito e il parto
non ti tocco, ma ti uccido, tipo un uprock, plancton
tu ed io dapper dan e abloh
guarda come cablo di rime il mio cranio, ottiche al titanio
non sei alessandro, manco lei hai conquistato
è lei che stava corteggiando
quindi tu con me sul beat non vieni a fare marlon brando
sono come un palio, tradizione intatta
innocente come un bimbo in congo che svuota un ak
differenza fra una barra scrausa astratta
e un goya contraffatto a prezzo pieno venduto alla casa d’asta
ascolti rap? non fa di tе un gallerista
parli di rap? se non sei iscritto all’albo, non sеi giornalista
ti piacevo prima, adesso poco
dal “fratello” a qualche “vorrei, ma non posso essere noto”
si è visto chi è rimasto in loco, non si torna indietro
ti ricordi? avevi fra i denti dei peli del mio scroto
[strofa 2]
primi cinque posti nella tua top 5
attaccato al beat col bostik e, se voglio, c’è il cambio di lingue
poliglotta, solo cannonate, frate’, giù la tua flotta, inversione di rotta
parlo ancora di niente? beh, mi fotte sega
vuoi dei contenuti? succhiami ‘sta tega
mai stato g ma manco tom hegan
figlio di ‘sta roba dall’alpha all’omega
pochi come me tipo pochi come guè
pandemia a furia che tutti si credessero dei re, bene
ecco il frutto della legge d’attrazione
di ogni singolo coglione fissato col proprio nome
scemo, giù dalla sedia, pro in materia
questa è collera e talento con la terza media
il mio terreno di confronto nient’altro che queste barre
in quanto a quelle siete ancora lì ad annusarmi le palle
dio non c’è, ci sono io che sto in rec
poi ci sei tu con il tuo disco dentro a un bodybag
un fratello non ti spinge quasi mai, è risaputo
io lavoro il doppio per farmi pompare da uno sconosciuto
fuori dai giri, snitcha fantini
torno dove sono nato, dieci milli di casini
l’anno scorso mi ha ucciso, messo in ginocchio
ma ho fatto due cazzo di dischi anche col naso rotto
non creperò in ‘sto tunnel come spencer diana, brother
tu per sempre broner, io sempre maidana
la mia storia è strana, ehi
alti e bassi e depressioni frutto della provincia italiana
non mi sono fatto strada con la lambada
sono un misto fra la furia e g rap giancana, seh
una dopo l’altra, roba da cardiopalma
ho la mano ancora calda, pachanga
ma quale apologia, ‘sta roba sta dritta da sola
mentre lo schifo che chiama rap ha la lombalgia
non sei un pazzo, è ipocondria
io sono un classico tipo “attacco con tre dal siam”
questa merda non si buffa e non crasha, blatta
non c’entri un cazzo con kafka o inesha, giro di boa
la mia carriera è pari a una traversata transoceanica fatta in canoa
quale artistoide
sono il fottuto triceratopo che è sopravvissuto all’asteroide
quello che tutti sanno e nessuno ha voglia di fare
sono un lordz of vetra, questa è l’arte di rappresentare
primi cinque nella tua top 5
primi cinque posti nella tua top 5
giù dalla sedia, pro in materia
questa è collera e talento con la terza media, toma

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