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lirik lagu il teleconcorrente – fausto amodei

[testo di “il teleconcorrente”]

[strofa 1]
a chi mi chiedeva: “che farai da grande?”
rispondevo sempre ed invariabilmente:
“voglio dar risposte a tutte le domande
come un teleconcorrente”
davo una risposta pr*nta ed esauriente
ad ogni domanda che mi fosse fatta
quasi mike bongiorno fosse lì presente
per veder che fosse esatta

[strofa 2]
anche al catechismo davo le risposte
ai misteri sacri, ai mistici problemi
solo quando le domande mi eran poste
come in un concorso a premi
per risponder “sì” durante il matrimonio
onde garantirmi la risposta giusta
io l’avevo già, di fronte a un testimonio
chiusa dentro ad una busta

[strofa 3]
e la mia signora, ch’er abituata
a risponder sempre come a silvio gigli
sopra ogino knaus non era preparata
e mi diede tanti figli
diedi il nome lascia alla prima figlia
e la successiva la chiamai raddoppia
che soddisfazione per la mia famiglia
presentarle sempre in coppia
[strofa 4]
io mi sforzo di dar loro una cultura
perché ognun di loro possa trarne frutto
casomai venisse, per buona ventura
accettata a rischiatutto
questa prospettiva, anche se eventuale
no, non la si deve perder mai di vista
quindi occorre non cultura generale
ma bensì da specialista

[strofa 5]
chi si è fatto esperto in cibi brasiliani
chi sa proprio tutto sui celenterati
chi ha prescelto la sessualità dei cani
chi la vita dei beati
chi si è fatto esperto in caccia ai coccodrilli
e chi nei proverbi della val di fiemme
chi ha imparato tutto sui guardasigilli
e chi su matusalemme

[strofa 6]
di comune accordo noi andiamo apposta
tutti a confessarci quasi ogni mattina
perché ci si alleni a dare una risposta
chiusi dentro a una cabina
ma verrà un bel giorno ed una buona volta
la famosa lettera che ci confermi
che alla fine la domanda è stata accolta
d’apparir sui teleschermi
[strofa 7]
attendiamo quindi, sempre in esercizio
a che la domanda svolga il suo decorso
e ci resta in fondo il giorno del giudizio
ch’è pur sempre un bel concorso
non c’è mike bongiorno bensì il padreterno
non gettoni d’oro ma anni in paradiso
non si rischian soldi ma solo l’inferno
tutto il bando è ben preciso

[strofa 8]
quindi attendo solo che venga la morte
che, contrariamente a quella che è l’usanza
non avrà presente nell’estrarmi a sorte
l’intendenza di finanza
e vedrà il buon dio se siam preparati
su matusalemme, sui guardasigilli
sul sesso dei cani, sui celenterati
sulla caccia ai coccodrilli

- fausto amodei

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