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lirik lagu la misura delle scelte – genna

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scrivere di getto è meglio così non ci penso
lascio barre per i contest ma ci tengo a non essere nel contesto
il mondo gira intorno ed io al centro
prendi i testi e sventrali, così puoi leggere che cosa ho dentro
la serenità mi manca da un po’ , ma mi trovi in ogni chypha (o no?) tra chi sa farlo e chi no
un s-ssolino da levarmi ce l’ho, per lanciarlo contro ste fighette isteriche che parlano di hip-hop
giustizia zero, inquisizione, picchiano c-ssa e rullante ed è il ritorno sulla traccia del guaglione
giustizia zero, inquisizione, mentre pignorano le case delle famiglie in c-ssa integrazione
serve inc-ssare in silenzio prego, che se protesti c’è già un altro zitto e muto e grazie per l’impiego
la mia gente non aspetta il cielo
maniche su e fronti sudate per ripartire ogni giorno da zero

e a mia madre sono riconoscente perchè mi ha dato i suoi occhi
un po’ meno per quest’ansia perenne
a galla controcorrente, vittima o carnefice, la misura delle scelte
e a mia madre sono riconoscente perchè mi ha dato i suoi occhi
un po’ meno per quest’ansia perenne
a galla controcorrente, vittima o carnefice, la misura delle scelte

avevi detto: “questa è l’ultima, smetto poi mi sistemo”
un fratello non si giudica e da scemo ti credevo
l’uomo è debole e il destino ha tette enormi e serpi in seno
ed ora posso parlarti soltanto attraverso un vetro
non ci sono alternative, è tutto nero
e la sentenza è il fischio della frenata del tuo ultimo treno
su quei binari congelavi sotto zero, forse dove sei ora una delusione peserà di meno
c’è chi vende buste perchè pare, non basti smezzare la sua busta paga per il mutuo della madre
ho visto acque calme divenire mareggiate e maremoti infrangere su scogli le speranze ormeggiate
ho visto illusioni scrivere pagine e uomini sanguinare sui ricordi e medicarsi con le lacrime
chi ne resta fuori è fragile, ma ora devi scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile

e a mia madre sono riconoscente perchè mi ha dato i suoi occhi
un po’ meno per quest’ansia perenne
a galla controcorrente, vittima o carnefice, la misura delle scelte
tra strade sbagliate e vuoti da colmare, promesse disattese e voglia di cambiare
schiavi del tempo consumato ad aspettare, per vivere in attesa di un evento eccezionale

e a mia madre sono riconoscente perchè mi ha dato i suoi occhi
un po’ meno per quest’ansia perenne
a galla controcorrente, vittima o carnefice, la misura delle scelte

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