lirik lagu il qvinto potere – gente guasta
[verse 1: esa]
volti nuovi che promuovi e professionisti che bocci ma mica li smuovi
il quinto potere
si fa presto a godere dei vantaggi del sesto potere ma il mezzo a cui resto fedele è la tele
la tela in cui resta la testa impigliata
ingoia la tua paranoia
invoglia la m-ssa -ssatanata che mangia la foglia
strumentalizza la mente della gente con una intelligenza latente e ti attende al varco
non si compra al parco perchè è droga legale
ti credi immune al pattume e invece sei vegetale
t’annaffia di blob ti fertilizza con spot non stop t’attizza di giorno con quiz a premi soft p-rno
di sera ti avvera le fantasie più represse se non esiste sai la gente che sclera
tutti a pezzi per frizzi pazzi per pezzi e persi per fazio leva ‘sta pizza schizza che inizia il maurizio costanzo
i can’t get no satisfaction
television the drug of the nation
io sp-cchetto perchè ci metto la playstation
e i leghisti e i terroni
e il calcio sui maccheroni e il fascio sui macchinoni e picchetti dei fricchettoni e i picchi d’ascolto
padroni e padrini figliocci e fantocci candidi flash su mulini beige e valle dell’orto
il piccolo schermo: la grossa presa per i fondelli è evidente non serve una presa di posizione basta una presa per la corrente
cambia la banda resta la propaganda e tu non ci svolti niente
dai una dritta a un collega dove gli hai presi i soldi presidente?
[hook]
il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere
il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere…
[verse 2polare]
stretti al collo cappi con i paraocchi e i tappi
basta fare zapping schiacci e non gli scappi è il gioco dei balocchi
nudi solo a sprazzi immagini vallette e letti sparsi
se non chiavi poi li chiami e le bollette son cazzi
prezzi pazzi in televendite ma non lo vedi che non serve naso sgamo al centralino il finto intaso
ha vinto un miliarduncolo un umonculo a caso? mentono alla gente fai sapere di chi è parente
voglio schermo grigio e suono bianco per un anno almeno e non me la meno manco di sbattere delle porte e altre porte che spalanco
ma mi servirà un palanco per disancorare un uomo troppo stanco da un divano bianco
fossili precolombiani con precetti ormai stretti tra le mani
piani che faccio e poi disfo from disco to disco
ri-ssesto il palinsesto e poi stupisco
quant’è che di sto brivido non senti più il profumo?
che direste di aprir le finestre e gridare “fanculo”
è un volo di un istante che esce dalle stanze e arriva sempre più distante sulle ali di un aliante sulle ali di un aliante
fanculo fammi eco economizza niente spreco
giusto un grido per lasciarglielo di sbieco
[hook]
il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere
il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere il qvinto potere
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