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lirik lagu giorno 30 – ghetto blatta

[bridge vixi vox]
devo scegliere fra dolcetto&scherzetto
sapendo che il dolce è uno scherzo

[vixi vox]
scopati i buchi di uno zombie con i buchi
canto mannarino coi mannari lupi
magari chiudi quella porta che non dovevi aprire
e nella notte solo incubi
in cubi stiamo e li arrediamo
li addobbiamo
che dobbiamo farci forza se ne abbiamo
se caschiamo nella morsa di una trappola mortale
gioco a scacchi ma con satana
che mi da lo smacco e serve la pizza alla diavola
e ghigna al mio tentare di scappare
il corridoio dove corro non finisce
bensì si sta ad allungare
e non mi sembra di stare nella dimensione corrеtta
ma non so come tornare
pellе di mummia
massi di giza
alla natura intanto frulla
di mangiare città, masticare civiltà
qui passa un mese e la mia crisi
si fa variopinta
adesso pare vedo il buio oltre la quinta
[bridge vixi vox]
devo scegliere fra dolcetto&scherzetto
sapendo che è più dolce lo scherzo

[lord boro]
toc toc , chi è?
‘sta minchia frate’
pare che è il figlio di toto’riina
si ma chi minchia è?
mi sono stancato di stare qua seduto cugi
m’avete rotto r’cazzo dai è ora che me fate usci!
er leone in gabbia non ce po sta più de un tot
se esco tornerò più rozzo, più grosso tipo the rock
tipo farò un macello ve darò fuoco vivi
col ferro e col fuoco d’argento
ucciderò ‘sti cazzo de vampiri!
la stella del mattino è tornata
per fare ordine e non permettere al caos che dilaga
destino ardere cattiveria accumulata, associata
all’assicurata distruzione del cosmo premeditata
prebellica armata mandata a far fronte al popolo
dove la gente è malata, dal ricco al povero
povero al ricco, è insolito
cadono a picco, è logico, se non pagano l’affitto
escogitano un modo comodo, implodono
implorano il mio signore arcaico
a carico del mio nome in ebraico
vieni nel labirinto del fauno e fai ciò che vuoi
“immanu’èl” dio è con noi, spero sia anche con voi

[dr.diè]
30 giorni, scatta l’allarme
effetti sulla gente, nell’obbligo irritante
che squama le idee, e ti scheda su vie
rollando il palinsesto, tiro sù le cose mie
differenti energie
da chi tocca il fondo e chi il doppio fondo
in retrovie
han detto su internet: “ci sono gli zombie!”
siamo noi dentro le case
dove ti nascondi?!
non vedo. stai morendo?! allo specchio sei spento
i bambini ghignano con in mano un coltello
gli ospiti si mangiano tra loro, in tempo
per far spazio all’alien dentro il grembo
tua moglie rantola nel sangue, mentre una mega blatta
gli lecca le gambe
pentacoli e tori incendiano i balconi
la peste vera ha fatto tutti fuori!

- ghetto blatta

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