lirik lagu paradiso – gianni k.g.
[strofa 1: gianni k.g.]
voglio voglio fare quello che mi pare pare
che son stato troppo tempo senza creare le emozioni rare
quelle care che [?] nelle giornate amare
per provare a dare la forza con cui ricominciare
siamo le api dentro l’alveare sacro
ci sporchiamo con la cera quelle ali che ci ha regalato
siamo nelle tele di quei ragni che ci hanno scannato
vi doniamo il miele insieme all’anima che ci hanno dato
io ci sarò finché non avrò fiato
con le parole che vi fan volare
quando quanto rimane può andare giù a puttane
quando tutto l’oro del mare non vale le tue pare
quando è il destino che ti ha già infamato
distrugge tutto con le mareggiate
per lavare col sale tutte le cattiverie
quelle che hanno troppo potere per esser cancellate
siamo i discepoli degli iniziati
abbandonati dentro nell’inferno dove ci ha lasciato
come lo decide la storia coi suoi calendari
neri dell’inchiostro più nero nero dei frati
l’ha deciso lui, siamo gli scettici che non hanno pace
quanto è vero siamo gli eretici della via del male
lo vogliamo fare ancora, ritornare in paradiso
qua…
[ritornello]
e guarda dio che fa
coi nostri corpi
coi vostri volti
e con la mia onestà
con i miei ricordi
le vostre colpe
e con la tua lealtà
cesserà per sempre
se non ti sente
e’ la sua verità
se lui non ti ascolta
lo fa per la tua libertà
[strofa 2: claver gold]
scusa non sto bene, mi chiami più avanti
io che non credevo negli astri o nei santi
io che vi vedevo davvero distanti
ed ora vi ritrovo qui in fila, davanti
mettimi una mano sul cuore, una sul petto
tienimi stretto, scappa amore
ancora senza fare rumore, via da questa prigione
lasciami da solo a letto
sì mio padre a casa parla solo dialetto
so che non lo capisci, ma che forse ha ragione
io che son almeno 31 anni che aspetto
che si apra il lucchetto della mia confusione
corro come un pazzo per trovare il tuo odore
vola il cemento [?], naso di cane
io che perdo tutto tranne le mie parole
no non sarà quel vento a portar via la mia fame
non saranno i dischi, i soldi e i palchi che calco
a farmi scordare da dove vengo
no non son venuto per ricevere un tenco
ma per sputare fuori tutto quello che ho dentro
sì sì, ci hanno dato un posto nel mondo
ed io ho capito qual era il mio
era quello di raschiare ancora quel fondo
poi salire nel cielo e fare a pugni con dio…
[ritornello]
e guarda dio che fa
coi nostri corpi
coi vostri volti
e con la mia onestà
con i miei ricordi
le vostre colpe
e con la tua lealtà
cesserà per sempre
se non ti sente
e’ la sua verità
se lui non ti ascolta
lo fa di là
e guarda dio che fa
coi nostri corpi
coi vostri volti
e con la mia onestà
con i miei ricordi
le vostre colpe
e con la tua lealtà
cesserà per sempre
se non ti sente
e’ la sua verità
se lui non ti ascolta
lo fa per la tua libertà…
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