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lirik lagu noyz – goofynoto

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“noyz” spero che tu faccia una fine cinica, clinica, psicochimica, al fine di ammalarti di peste suina sono la vera cura ai tuoi mali da prostituta, e tu in camera c’hai il poster di una donna nuda, ma cosa diranno i tuoi figli quando si renderanno conto dei tuoi mali ossessivi, metti la morte nel tuo telefono e gemito bevi gin lemon con dentro *rs*nico e tremolo metti malware nel tuo telefono, s*s*siamo noise
satana e padre pio (dio, dio) i cristiani strani con manifestazioni n*z*, o meno angeli e cadi nel vuoto e chi incosciente rimanе fin quando non ti avranno trovato i rettiliani
nonna forza religioni dopo giorni dal mio coming out, come dissе ozone parlo di n*z*smo dentro i testi perché posso, ucciditi credici ascolti merda tipo pietro ma con il tredici
e guarda come crepi lentamente sotto le mie grinfie pr*nto a sbranarti come un lupo delle nevi, tutti bracci tesi vi voglio vedere appesi, un cappio che stringe al collo, la faccia che diventa blù e il sangue tutto in torno agli occhi
ascolti shiva e la nostra musica non capisci questo è underground coglione se dovessi darti un aggettivo sarebbe disonore
coglione guarda come con due rime t’ho messo già al tappeto e prego che tu domani non ti svegli da così trionfare su quella troia di tua madre, scagliati addosso a 100 cani da caccia e dimmi poi se ne esci vivo, questo è l’esempio di ciò che definisco per “sentirmi vivo”, tu facevi parte dei miei incubi adesso solo insulin e cannabis (biss) god d*mn l’unica frase che sento dopo essermi tirato giù i pantaloni per sbattere due coglioni giganteschi su quelle facce da cazzo dei n*z* tedeschi, ma che pensi sia scemo se ti rispondo dopo l’ero* estasi e overdosing per queste puttane andate al collegio a studiare puttane “noyz”
e guarda che cazzo ti dico e frate se ti dico che giro in un vicolo credici abitanti antiesteci, ho chiuso più rime della dpg
ho la voce e faccia da bambino d’angelo e canto strofe per il diavolo mentre ti servo sopra un tavolo, ed è difficile non ridere mentre ti vedo soffrire, e piangere non serve a nulla coglione dai vieni qui e fammi un soffcone

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