lirik lagu tutto fermo – il suolo
[intro]
un giorno alla mia porta si presentarono due
eh… mi presero
nudo
una calca pazzesca, vetrine inutili
addobbate altrettanto le persone, nei fianchi
freddo
e anche se siamo tutti amm-ssati in coda
ti trasmettono tantomeno calore
per le strade, le vie del centro, un vento stridulo
come un vetro
qualcosa si è rotto
[strofa 1]
giro in macchina con la mia panda e faccio kung fu
davanti ad ogni bivio confuso
da solo qui non ce la fa più nessuno
perchè in fondo tutti dipendiamo dall’ascolto di qualcuno
muschio su uno scoglio asfalto s’un cespuglio
fumo fumo e invecchio al contrario di brusco
la michelin a tavola va giù come dessert
t’aspetterò al wc per la sgommata michelin
vedi anche il caviale prima o poi si espelle
non farmi la morale siamo tutti merde
l’invidia è come un cane che si attacca, erpes
ermes, mando un messaggio e crolla il server
albergo, panchina, mare aperto, piscina
cavalcavia, resort, collina, deserto
chi sta sotto la grandine, chi guarda il meteo a riva
cade il muro ma rimane la cortina di freddo
troppo il desiderio di far parte di uno schieramento
metti il mondo a nudo e cerca il punto di collegamento
un drink col ghiaccio in silenzio fermo
tipo a – 274 celsius
[ritornello]
i giovani non si danno da fare sono qui quando è già tutto pieno
vogliono solo cose nuove a natale
tipo il maglione degli zii quello lì fatto a mano
i giovani no no non sanno che fare
gli anziani tantomeno
voglio solo cose nuove a natale
non sto certo parlando di un regalo
[strofa 2]
è tutto fermo come conflitti freddi
colpi fitti sui reni
sordi narcisismi strillano
nervi saldi sugli altri pianeti
fa freddo
legami sciogli trecce ai cavalli
corrono all’asta battono denti
prendi gli anelli, mettili ai bordi delle città
ma fingi non conti il centro
centinaia di volte, migliaia i discorsi
mi dici sempre ma che “che centra!?”
tutte le volte vado a milano centrale e becco la svolta
la testa che scoppia, come con bibite ghiacciate in un sorso
com’è difficile accorgersi
tutti che followano lo zoppo
la ciliegina costa, meglio la torta
la cinciallegra quanto canta fino a stoccolma
fin dalla notte dei tempi la stessa storia in eterno
qui è tutto fermo, fermo, fino alla notte scorsa
[ritornello]
i giovani non si danno da fare sono qui quando è già tutto pieno
vogliono solo cose nuove a natale
tipo il maglione degli zii quello lì fatto a mano
i giovani no no non sanno che fare
gli anziani tantomeno
voglio solo cose nuove a natale
non sto certo parlando di un regalo
[outro]
ma c’è una freddezza d’animo che non potete capire amici miei
davanti alle vetrine, spalmati come marmellate
sapete… tipo quelle sottovuoto che quando le apri fanno
clac
eppure lo soffro questo freddo
non so come definirlo in tutta sincerità
ma forse…
forse è di questo che parlano quelle voci
[coro]
sento così freddo che perdo l’attrito
tira forte il vento come sopra un attico
e mi conservo meglio se ti tengo a tiro
sai quanti guai mi seguono non so li attiro
tutto freddo
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