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lirik lagu grande buio – italo svelto

[testo di “grande buio”]

[intro]
ringrazia il padre dei vizi
quando la fame per noia
diventa fame di gloria
è allora che la pancia si fa capanna
e lo stomaco si fa mangiatoia

[strofa 1]
dai tempi degli scazzi adolescenziali
prendere spazio e condotte essenziali
mi chiedevo: “come mai? come mai?”, ehi
ciò che ti davo non era ciò che cercavi
antic*p*rvi ad ogni mano, vi ho visti già
ma cerco morte e anonimato come artisti jazz
come una madre vi guardo e vi lascio bisticciare
ho un tris di chance con charme, andrò a sprecarle
faccio ‘sti soldi e spendo senza scrupoli
mi chiedi perché appena ho soldi li sperpero, oh cazzo
puoi perdere soldi, puoi perdere tempo
puoi fare soldi, ma il tempo non lo recuperi
barberi con le ali mi nel trainano nel valhalla
burberry sulla camicia a quadri ed aria da monarca
l’habitat è un alibi, quella corona sto per mettermela, eh
sareste pazzi a permettermelo
voglio i pensieri incisi in lapidi da morto
una piramide tra cimiteri pieni di persone indispensabili
grande buio, in mano ho un poker di assi (poker di assi)
come giocassi al buio a voler sentenziarvi
[ritornello]
ho visto il futuro e ora non tremo più (non tremo più)
eppure sento ancora il magnitudo (magnitudo)
in testa ho demoni ad un rendez*vous (un rendez*vous)
ho visto la luce in mezzo al grande buio (grande buio)
ho visto il futuro e ora non tremo più (non tremo più)
eppure sento ancora il magnitudo (magnitudo)
in testa ho demoni ad un rendez*vous (un rendez*vous)
ho visto la luce

[strofa 2]
vedo la cruna sulla punta dell’iceberg
ho le mani fredde perché ho il cuore sincero
per questo a molti non piaccio, eh
ma non puoi avere sia il sole che splende sempre se è un mondo di ghiaccio
disegno fulmini in cielo
kid sub mi ha disegnato una base, dio mi fulmini se la spreco
addosso ho un freddo da tundra
sul cuore ho il sole di atum ra
sulla testa la luna di thot mi cinge la nuca (thot)
lei ha quel cameltoe, margiela tabi (tabi)
sono a camelot, a cena al tavolo
siete quasi tutte piatte, non parlo di seni
perfette per stenderci sopra sì un velo pietoso
io non punto in alto, io vado dritto alle cosce
se farò il platino mi sarò schiarito la voce
il diavolo è nei dettagli, dio nei piccoli gesti
per questo unisco le mani, ma tu guardi gli anelli
[ritornello]
ho visto il futuro e ora non tremo più (non tremo più)
eppure sento ancora il magnitudo (magnitudo)
in testa ho demoni ad un rendez*vous (un rendez*vous)
ho visto la luce in mezzo al grande buio (grande buio)
ho visto il futuro e ora non tremo più (non tremo più)
eppure sento ancora il magnitudo (magnitudo)
in testa ho demoni ad un rendez*vous (un rendez*vous)
ho visto la luce

[outro]
e questo è “theremin”, questo è leonardo
messo a nudo come un verme
quando cessa il dolore rimane solo la fame e il buio
ma ora ho visto la luce mentre il tempo passa
suonala ancora edo
k*sub (k*sub, k*sub)

- italo svelto

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