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lirik lagu punto – jagermasterz

[strofa 1: benetti dc]
io so’ il dottore, tu c’hai male incurabile, che voi da me?
il nostro è un amore impossibile, abituati e lo vedi da te
e vorrei dirti che non scherzo, un gioco
una candid camera del cazzo
ma no, so’ un sadico e pazzo
me faccio grosso e te dico che è ‘no stronzo
jagermasterz! che cazzo succede, sangue denso nelle vene
la testa che esplode, mille crepe
la violenza di un muro che cede
l’arroganza di un discorso che conclude
e ti sbatte in faccia la parola “fine”, punto
un altro stronzo con la rondine tatuata sul collo
e lo capisco, perché quando sto in gabbia non canto, urlo
e rido quando pensi che siamo cimici
ma non lo vedi che c’ho sempre gli occhi lucidi?
è questa la forza del benetti dc
la mia vita è un sogno che gioca all’incubo, e dijelo
è un tricketto magico che viene consumato nell’intimo
il mio letto è ricoperto di foglie secche, triste
deprimente, decadente, niente
da oggi niente servirà più a niente

[ritornello: nanà]
parla, fa qualcosa, dimmi che mi uccidi
dimmi addio a bocca chiusa
urla, dammi una scusa
mordi questo cuore con più spine di una rosa
parla, fa qualcosa, dimmi che mi uccidi
dimmi addio a bocca chiusa
urla, dammi una scusa
mordi questo cuore con più spine di una rosa

[strofa 2: mystic one]
punto, ah, mettilo alla fine, metti
bende al cuore, non si muore tutte le mattine
t’innervosisce benetti se finisce
fuori il sole splende anche se un fiore s’app-ssisce, ah
prima o poi pure noi, me l’ha detto lui all’imbrunire
giorni bui a non finire, per cui
il truceklan battezza gente sul fiume
poi guarda le carc-sse galleggiare tra le schiume
roma è un travest-to senza denti
si tocca le gengive poi sorride mentre aspetta i suoi clienti
bella de casa, mi trovo dove tu non volevi che fossi
ma volevi che fosse tutta un’altra cosa
non so cosa, do una rosa aperta alla mia sposa
poco esperta, che mi chiede scusa sotto una coperta
e poi perché nello specchio di un caffè ogni mattino
con lo stomaco che brucia il cuore di un bambino

[strofa 3: mystic one & benetti dc]
la morte è poca cosa
rispetto alla vertigine che la precede
mischio il vodka con la soda
quella notte la tua anima era nuda
al telefono col boia che sapeva che la storia era chiusa
non piangere, perché sono già morto
non te lo racconto il freddo che sento
la paura del silenzio, solo a tu per tu con il disagio, e certo
e non è solo un pretesto
metto un pezzo di me stesso in ogni testo
guarda la mia mano dopo che ha tirato il s-sso
neanche una, una poesia alla neruda
un’emozione calda mica scalda un cuore dentro quattro mura
e ho perso te e tu hai perso me, appunto
sovrapponi la mia faccia ad un altro stronzo, punto
fa freddo, cazzo, e là nel prato c’è un cane morto
lui mi guarda, io lo riguardo, pensa che sia stato io lo stronzo
e no bello, io ho gustato solo il tuo decesso
sono qui solo per questo
dimmi se ti piaccio adesso

[outro: nanà]
fa qualcosa
con più spine di una rosa
fa qualcosa
mordi questo cuore con più spine di una rosa

- jagermasterz

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