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lirik lagu instabile – joey funboy

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[strofa 1]

scongelato un dire congelato un fare
metti il sale sul male, delusione a grandinate sul mare, qui sale il mar di male
ma che te lo dico a fare?
ci si stanca sai di cercare un complice
timidamente ascoltami, sei come me, scusa puoi aiutarmi a correre? non so più se ci voglio credere
questa è per chi vorrebbe scrivere ed è costretto a leggere
e tu non dirmi di resistere, dall’alto del tuo esistere, re intoccabile dallo scrivere su pagine a incidere una lapide
il tempo p-ssa come rapide cosa si prova a vivere rate?
ricordi, com’era vivere quaggiù?
attendo l’alba in cui non ti attenderò più, grazie del rum
al posto mio saresti morto
al posto mio non mi sento al mio posto, non trovo il posto giusto, ma sto apposto giusto?
sulla speranza vige il lutto
bara senza corpo, che era troppo distrutto, un incidente di percorso da deb-tto
forse il viaggio era un po’ troppo lungo per quella punto
fumo due pacchetti al giorno e manco me ne accorgo
faccio cose che odio solo per qualche soldo
non ho un lavoro fisso perché non sarebbe il lavoro che voglio
e tu che cazzo fai l’hip hop se pensi che sia morto?
lavorare lavorare solo per comprarmi un pavimento su cui vomitare quando torno a casa dal locale, ma ti pare
questi sono anni da dimenticare

[hook]

bottiglie di gin
girano voci qui
vieni a prendermi
sto coi brividi

liscio come il gin devo arrendermi?
sono instabile
mica fragile

[strofa 2]

non mi sento una persona a volte
ma una sagoma che vaga in cerca di un anima e di botte
sai quanto me ne fotte se il rap e il dramma vanno a nozze
non sono mica su un palco, sono al settimo c-cktail
stufa di una città che dai miei sogni mi allontana
sorry mama por il karma
lui che mi dice che mi ama, chissà prossima settimana
la storia si ripete dentro agli occhi degli artisti
non contano i rischi, mentre contano i dischi
devi il tuo successo a gente di cui te ne infischi
camminavo con un radar nello sguardo, odiavo farlo
ma avevo bisogno di trovarlo, uno così tormentato, così disfatto vedere le mie stesse occhiaie sotto agli occhi di un altro
urlare“ti ho cercato tanto”
ma adesso r-ssegnata faccio un altro p-sso, sguardo b-sso
studio a memoria il grigio dell’asfalto
che mi -ssomiglia più di chiunque altro
crocifissa da me stessa me stessa
che vorrei far uscire dalla mia testa
mentre un altra me mi grida “resta!”
richiesta d’amicizia alle tue maschere di cartapesta
e non ho tempo neanche per avere fretta
ho una vita imbalsamata, ne vuoi una fetta?
la gente muore per sopravvivere, qui
mia madre che mi dice che è ora di pensare a un piano b
ti prego salvami

[hook]

bottiglie di gin
girano voci qui
vieni a prendermi
sto coi brividi

liscio come il gin devo arrendermi?
sono instabile
mica fragile

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