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lirik lagu cabaret – juta.goth

[strofa 1]
dio mi legge nel pensiero ho dei pensieri orribili
il diavolo che dice predica quello che -ssimili
io che ho detto che mi piaci tu che siamo antipodi
quando una goccia puó riflettere anche gli ossimori
mai soli
ma con gli altri tutti uguali come i cantautori
con il sangue l’attenzione cade su di me come negli -ssoli
ora non contano più i testi ma contano i suoni
sempre stato vero è da veri signori
ora non conta quanto dai ma quanta ne prendi
tutti adesso ad -ssuefarsi rimanendo inermi
tutti dopo che ne escono ma non indenni
qui non conta più parlare contano gli schermi
tutto fare, tutto fare ma non fai un cazzo
con questa merda voglio guadagnarmi almeno il rancio
qui le righe sono poste ognuna sul suo trono
pr-nto ad inchinarti per tirare rimanendo pr-no

[ritornello]:
ho sempre corso dietro alla mia bambina
io che tiro per viaggiare ma non mi è salita
questa troia mi ha lasciato e dopo l’ho schernita
ora punto sulla corda, la mia prospettiva
lei mi ha detto non lo fare dammi una ragione
ho perso me, ho perso te, ho perso la ragione
come fellini ho preso un ruolo lo sceneggiatore
ho scritto la mia vita non essendone un attore….beh?
cosa ho risolto?! dimmelo se lo sai te
qui non c’è pensiero ma si pensa ai followers
stai sotto i comandi prima che cada il re
la donna è sempre stato un dramma mica un cabaret

[strofa 2]
questa weeda porta via me, te gli altri
ritrovo l’anima tra crepe di specchi affranti
ad ogni rima che io ho scritto vado ai piani alti
pr-nto per il viaggio, pr-nto per lanciarmi
dopo il sesto alcool qui la pancia gonfia
pr-nta ad inalare l’ennesima sbornia
io che aspetto che la vita qui mi dia una botta
muoriró paralizzato da una belladonna
col veleno in penna io sto diventando grande
il diavolo non è per tutti e tanto meno per le tante
la mia fine in un quadro “le mie morti astratte”
e se l’inferno esiste, mi faró un girone a parte

[ritornello]:
queste bambine si rincorrono nel loro etere
immagini di abusi nelle loro federe
sanno di esser nate per soccombere
quindi di loro ne rimarrà solo la polvere
non esistono perfetti qui niente carite
nato da un eterno movimento instabile
non esiste nessun fondo alla mia voragine
muoriró scrivendo il mio epitaffio sopra queste pagine
ho scritto pezzi per tradire come fece giuda
come fecero ste’ troie con la picca a punta
avere una figa non pensavo fosse cosí orribile
fino a desiderare una fottuta sincope
ora tutte a quattro zampe una sera a tre
io da cane vengo lasciando parti di me
ed aspetto qui seduto, che cada te
la donna è sempre stato un dramma mica un cabaret

- juta goth

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