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lirik lagu unico modo – leo banzai

[testo di “unico modo”]

[strofa 1]
io non dormo pensando al male che ti ho fatto
non speravo d’esser perdonato
ricordi sgorgano, cicatrici d’asfalto
eternizzano il dolore, fucili d’assalto
difetti colpevoli, guardavo oltre
i miei pensieri deboli, t’ho idealizzato eccome
in controtempo, pensa, andò il mio col tuo battito
la tua indifferenza mi ha riempito d’eco l’animo
io fantasticavo
aspettavo un miraggio, a principesse t’associavo
quelle lì in televisione, quelle in ogni cartone animato
capelli, occhi, azzurri e biondi
sì, compresi perché gli uomini
s’infatuano con te, inconsapevoli
non lo notavi? mi compari in tuttе loro, mami
tutte in coro sentii meno forti sе mi chiami
già rido girandomi, a te le spalle, luna
se mi fissa t’eclissa, avuta ‘sta fortuna
affondo testa in mani, mi rimembran le tue
una cinge la nuca, mi lenisce paure
una scrive là buia, mi ricorda son mie
nessuna fu mai tua di queste rosee dieci vie
noi mai compreso chi sei tu davvero
cosa pensi dentro se ammiri su il cielo
io sto ormai sfiorendo, con la mano al petto
tu invece
in una casa gialla sfiorandola a lui (lui, lui)
cerco errando quella luce fra i vicoli bui (bui, bui)
una notte stellata con lui passi e trovi
me in un campo di grano con volo di corvi
[pre*ritornello]
pensai, certo
l’amore perfetto, dicevo a marco
ero ubriaco, mai c’ho sperato, ma il cuore è testardo, tanto
perdonami, na mean?
che voglia di, lasciare qui
quel mondo alle spalle che sento grande
lo porto addosso ma se canto cade

[ritornello]
‘sto brano d’addio, cara sai, è l’unico modo
“devi guardare oltre”
lo dico a me, tu sei già forte
‘sto brano d’addio, cara, sai, è l’unico modo
lo canto perché solo dentro le note
il coraggio mi apre le porte

[strofa 2]
ti smuove almeno questo mio addio?
(mancammo d’empatia)
se non posso vederti, chiuderò gli occhi mentre io mi avvio
(‘sta via è terapia)
se cado in oblio è almeno migliore l’impatto
(il dolore ha curato)
di ciò che ho passato, che vivo e che immagino
(rinato, un dottore accurato, umano)
un ventaglio di fiori in frantumi
la piramidale tua iniziale sotto luci
notte di lupi, ululi e rifugi
bramo che il mio branco qui mi curi
avuti gli auguri, mi b*ttino in bocca
fra denti aguzzi, nella filastrocca
wolf beats hunter stavolta
ora finisce ‘sta storia
titoli di coda, scorrono ancora
le scene migliori, noi siamo gli attori
non fra i migliori ma eccezioni
in casa riunioni, gli scioperi
in piazza striscioni, oneri e cori
in spiaggia le notti, focaccia a due soldi
la bici e un panino a cinquanta, questa è per pochi
ricordi il campeggio? di male in peggio (noi)
gemi fra montagne, eighty*four canne (poi)
a fatica costruitati avesti la meglio, amica ci credo
come lì a giza tu svetterai in cielo
guardan l’esterno ma il tesoro è dentro
ansimi, vetri appannati, ci graffi le mani tremanti
m’arrampicherei coi tuoi palmi bagnati
con lui li scaldi, ho sguardi gelati
uguali a lapidi, oggi è la data di sotto, dopo molto, tardi, troppo
muore ‘sto amore che per tanti anni mi ha già reso un morto
[pre*ritornello]
pensai, certo
l’intesa vincente, dicevo a peppe
“ma non c’è niente, è solo la tua mente”, speravo il cuore smettesse
perdonami, na mean?
che voglia di, lasciare qui
quel mondo alle spalle che sento grande
lo porto addosso ma se canto cade

- leo banzai

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