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lirik lagu danza dei demoni – lonewolf, swelto & pathos

il mio inconscio è come una foresta buia
mi ricordo una voce che sussurrava
e tanto quanto più cresceva la paura
tanto più aumentava pure il volume con cui parlava

sentivo che si avvicinava
creava un eco violento nel cranio
poi lentamente mi prese la mano
e la stringeva più forte se mi divincolavo

d’un tratto quando l’ho guardato non era più solo
orde di ombre sbucavano fuori da quel sottosuolo
facce distorte giravano in cerchio e gridavano in coro
ipnoticamente chiedevano che io ballassi con loro

ma la loro danza è un dolore che incalza
una maledizione che toglie spеranza
continua ad oltranza per tutte le orе
quando non c’è il sole e con l’anima scalza

fin quando non sanguina
finché ti consuma come una sostanza
e quando l’assumo trasudo tensione
ho visioni alterate dentro ad una stanza

mi muovo nel bosco di notte
alla luce soffusa e danzante di un bieco falò
questo silenzio che sento ora è immenso
il suo suono è più forte di un tuono e già so
che ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
che balleranno in cerchio con me

lo so che di notte
quel dannato impulso sfrenato poi si ripropone
modella il mio ego e lo schianta dall’alto col drone
questo non è un record di ansia son solo prove, prove del nove

scappo via come da un grizzly in labirinti
scruto con gli antichi egizi quei dipinti
spero si materializzino con un tetris
so che troppi pregiudizi rendono ciechi

infatti vedo lilith fissare quei violini
che aspettano soltanto un cenno per partire in solo
prima dell’orchestra
questa danza attira come attira un’esca
desta nuova smania dopo il grande restart

le strade buie, l’estraneo non sei più tu no
prendimi pure a ritmo di ferro battuto
non ci son cure, per chi si muove come un posseduto
la dove ogni richiesta di aiuto sembra un urlo dentro ad un film muto
mi muovo nel bosco di notte
alla luce soffusa e danzante di un bieco falò
questo silenzio che sento ora è immenso
il suo suono è più forte di un tuono e già so

che ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
che balleranno in cerchio con me

il cielo refosco lo gela
bagna quel bosco più fosco in cui foscolo trema
un bimbo si inoltra, un passo è già sera
una madre lo perse ma un’altra lo prese

lo diede a quei buchi di luce
agli spari di venti, di rami, d’insetti, d’uccelli
una serpe gli chiese la sposa di cristo
ma il bimbo era in grembo a una vedova nera, il più tristo

sottobosco di cui parlo è proletario
pare una setta se la luce è il suo calvario
a volte quel dolore timido cede a dei fuochi
cuori a digiuno circondati da freddi chetoni

demoni accanto ad un fuoco che splende
che accende nel cielo più verde le stelle
ed un mostro lo culla, gli parla d’un posto che perse
un giardino, una donna che scelse
ora il bimbo si fa uomo ed impara l’amore
nei silenzi di quei demoni che hanno parole
cui cercava di sfuggire, nei cieli salire
ma è nello sputo del buon dio che germoglia il sole

non lo trova in santuari o negli ori
ma splende fra i rovi e blasfemi sapori
saluta quei cieli che spengo ad aprile
ed ora che vado a dormire

mi muovo nel bosco di notte
alla luce soffusa e danzante di un bieco falò
questo silenzio che sento ora è immenso
il suo suono è più forte di un tuono e già so

che ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
ballerò la danza dei demoni
che balleranno in cerchio con me

- lonewolf swelto pathos

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