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lirik lagu la prossima – luten perso

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[luten perso]
qua non puoi lasciare la presa verso i sogni che c’hai
guardo il paesaggio immaginandomi in vite lontane
la mia soddisfa solo in parte e cosa te ne fai
di queste cose di contorno?
un altro giorno in cui rincorro cazzate
ma che mi passa per la testa?
tu vuoi i soldi, io poterne fare a meno
sai, la differenza è questa
il boro sa che non faccio palestra
ma ho rime che lo affiancano
e a ‘sti sucker gli teniamo più che testa!
vedi, qua si cresce ogni giorno
ogni minuto nutre i bisogni
ma a volte con i sogni ti lasci andare
e dopo mi racconti
di quello che volevi farе un tempo, adesso dormi
perchè di giorni nе hai passati sveglio e ti sono bastati
ti prendi i primi risultati
tanto i voti chi li da tu li hai guardati
e contano poco, come il merito:
qua è roba perlopiù di tempi andati
tutta un’altra stoffa
vestiti da arlecchino, spensierati
all’occorrenza tenuta da antisommossa
la vostra merda è solo vostra
noi qua tempo non ne abbiamo per dissarvi
questa è la risposta
troppo seri, un bel divario
sarà che sulla base trovi un sardo e dopo arriva il siciliano
pattada come lingua, taglio teste ma tu impara
a non spararle grosse che qua caricano la lupara!
[ritornello]
non è questa vita ma la prossima
io mi tengo questa vita, non so se la prossima
sarà così g, sarà così il film?
volevo fare snoop ma cazzo quanto è ostica
sembra quasi
non è questa vita ma la prossima
io mi tengo questa vita, non so se la prossima
sarà così g, sarà così il film?
volevo fare snoop ma cazzo quanto è ostica

[lord boro]
tu volevi fare snoop?
io volevo fare ice cube
ormai capelli non ne ho più
però qualche rima mi è rimasta da calare giù
volevo fare il gangsta in tutta questa merda
riportare l’old school
volevo attraversare il canyon
col culo su una davidson
ma lo scenario è triste, forse farò harrison ford
gran torino, morirò per un dupoint nella square madison
ma almeno avrò estinto la feccia per un po’
ma dimmi tu come si fa in questa civiltà avanzata
dove il talento è stabilito come quanto sei truccata
come quanto sei brava a fare le storie
ma soprattutto quelle non fatte in strada
distratta generazione
ore e ore sullo strumento della distruzione
ostruzione dell’essere nell’evoluzione
volevo soltanto tornare ad essere
ragazzo ai tempi della ricreazione…
dann*z*one, sono un cazzone nostalgico
è solo che con tutto questo schifo un po’ mi agito
volevo continuasse ad esser tutto magico
immagino che tutto ciò ha il suo fascino
noi siamo il lascito ora
con luten perso, attraverso galassie
lasciamo spazio all’era nuova
ma ricorda che pezzo per pezzo
riporteremo ogni fottuto pezzo di storia alla sua gloria

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