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lirik lagu ‌aprile non è un verbo – ‌lvca

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[strofa 1]
vorresti uccidermi e vendere i miei organi al mercato
sono un illumin-z-one o qualcuno forse un giorno mi ha inventato
per posizionare il sole così in alto vuol dire che qualcuno l-ssù è già arrivato
mi servirà una scala per salvare il gatto che si è arrampicato in cima all’albero
e i tuoi occhi non vogliono vedere persone che li odiano
ruoto i pianeti mentre ruotano
ma tu sai quante bottiglie serviranno per riempire gli oceani mentre si svuotano?
mi sveglio che è già agosto
mi addormento che d’inverno
su facebook stati tipo: “aprile non è un verbo”
mastico i tappi di tutte le penne
mangio spaghettino alle penne
bevo campari ad apericene
so che pantani non si pente
e che paganini non ripete
e che il sabato non si beve
e tu sai quanti respiri serviranno
per pulire i polmoni da tutte le mie sigarette?

[ritornello]
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono la tele
e mi fanno guardare quei programmi
di cui non mi frega niente
sigarette
vivo un po’ di meno
ma non meno di chi me le vende
respirerò l’amore quando avrà attaccato
il bollino del monopolio
e le immagini che ci ameremo tristi nelle foto
e l’etichetta che mi comunichi la quant-tà di monossido
e un messaggio di morte così penserò che sarò io il prossimo
ci fa stare male ma tu illudimi di nuovo
sigarette
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono la tele
e mi fanno guardare quei programmi
di cui non mi frega niente
sigarette
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono candele
e mi fanno parlare con la gente
di cui non mi frega niente

[strofa 2]
se tu volessi ucciderti sai
venderei tutti i tuoi vest-ti al mercato
sono figlio di un amore
o qualcuno forse un giorno mi ha adottato
per posizionare le piramidi
sono sicuro che più di un alieno ci ha aiutato
a noi servirà una casa
perché il nostro pianeta ormai è già tutto rovinato
e i tuoi occhi non sognano
aspettano che le stelle sorgano
portano luce se m’incontrano
e tu sai quanti ricordi serviranno
per rimpiazzare i ricordi che si scordano?
ti sveglio e mi nascondo
ti addormenti e non ti sento
su facebook gente che non sa cosa sia un verbo
compro i fusilli ho finito le penne
anche se ti trucchi non si vede
bevo così non mi vieni in mente
so che harry è l’amico di silente
e che platini non difende
e una lamborghini non mi serve
ma tu sai quanti respiri serviranno
per pulire i polmoni da tutte le mie sigarette?

[ritornello]
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono candele
e mi fanno parlare con la gente di cui non mi frega niente
sigarette
vivo un po’ di meno ma non meno di chi me le vende
respirerò l’amore quando avrà attaccato
il bollino del monopolio
e le immagini che ci ameremo tristi nelle foto
e l’etichetta che mi comunichi la quant-tà di monossido
e un messaggio di morte così penserò che sarò io il prossimo
ci fa stare male ma tu illudimi di nuovo
sigarette
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono la tele
e mi fanno guardare quei programmi di cui non mi frega niente
sigarette
forse un’ora, forse un giorno, forse un mese
di respiri che riaccendono candele
e mi fanno parlare con la gente
di cui non mi frega niente

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