lirik lagu alberto angela + giorgio caproni (live in studio) – martin basile
farò sei milioni
di telespettatori
riscoprendo i tesori
di architetti e pittori
hey
la tua tipa mi chiede gli appunti
sulle vite di autori defunti
le do un paio di spunti
dice, ma che bei riassunti
umanista, mito, casalingo
mi chiedono se sono single
rispondo non parlo il tuo lingo
mentre soffio il naso in un drappo fiammingo
in biblioteca mi saltano addosso ma io le respingo
tanto avermi come precettore è già un bel cunnilingus
se cerchi cleopatra nel deserto
rivolgiti a un esperto
e a cinquant’anni avrò più gafi io in salotto che tu al tuo concerto
comе angеla alberto
hey
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
figlio d’artе, come achillе
circondato dalle ancille
ho mille haters perché celeberrimo
di fronte alla legge integerrimo
lei dice che sono pulcherrimo
la porto sottocoperta
lei mi chiama ulisse
il piacere della scoperta
senza veli: apocalisse
raccolgo lauree ad honorem
ascolto d’amico come suso cecchi
tu sembri più cecchi paone
se neanche sai chi è terenzio, golden age
sul palco resta in silenzio: john cage
in prima serata su rai 3
la tua tipa il sabato sera rimane con me
se cerchi cleopatra nel deserto
rivolgiti a un esperto
e a cinquant’anni avrò più gafi io in salotto che tu al tuo concerto
come angela alberto
hey
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
dimmi chi divulga più duro!
figlio d’arte, come achille
circondato dalle ancille
figlio d’arte, come achille
circondato dalle ancille
i fra ti ruban la tipa scrivendo poesie e tappezzandoci il bus
altro che flow, noi chili di nous
omero, fondiamo un impero, flus
vendiamo versi ai migliori offerenti
tra eminem e eminenti
lo vedi il sorriso?
gualtiero marchesi: riso e oro tra i denti
ci invitano a cena siamo i più educati
con le posate posati
artisti, anacronisti
paghiamo in fiorini, zecchini e ducati
leggi gli ordini al tavolo, flex
ci chiaman gli epicurei
scendiamo dal bolide, ex machina: dei
chiediamo scusi e permesso
diamo precedenza ad anziani e fanciulle all’ingresso
tu in quel gessato rimani di gesso
mangiamo scampi alla batti al bompresso
usiamo accento circonflesso
voi fate rap per bambini: specchio riflesso
il tuo rap: ecolalia
attaccati al biberon
io: una cazzo di enciclopedia
chiamami diderot
inneggio all’atarassia: epicuro
se non rispetti i campioni
con la poesia ti inculo e non te l’aspetti
giorgio capr*ni
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