lirik lagu settembre – max penombra & visioni di cody
[testo di “settembre”]
mi giocherei l’estate per averti qui
e questo non è non è abbastanza
non è che posso fare meglio di così
non è che l’estate mi avanza
i miei compagni di classe di quando andavo alle medie
fan lavori di merda ma si trattano bene
quando arriva novembre loro partono sempre
per andare in australia o in qualche luogo adiacente
io mi conosco lo so non potrei far come loro
e ogni sabato d’autunno metto il vestito buono
con le giornate che si accorciano e si allungano di nuovo
la barba che è cresciuta per ridarmi un certo tono
ho quеsto specchio di sale per potеrti amare
non è la spiaggia più bella per portarti al mare
e che invidia che rabbia che mi fate
quando citi il tuo ex in sardegna la scorsa estate
è così che sconvolgo tutti i piani
un prosecco col campari e piango dietro i miei occhiali
anche quando stai ferma ti allontani
forse è il mese meno adatto per lasciarsi in questi casi
mi giocherei l’estate per averti qui
e questo non è non è abbastanza
non è che posso fare meglio di così
non è che l’estate mi avanza
per te ho passato giorni molto più che tristi
mi nascondevo dal mondo come battisti
sapessi quante cose avrei voluto dirti
poi non le ho mai dette ma le ho incise tutte dentro i dischi
ti ho dato tutto ma non era mai abbastanza
sono finito quasi a vivere per strada
ho anche provato coi finanziamenti in banca
quando tutti e due avevamo il sogno di arredare casa
e adesso non ci sei ma non sai che darei
per averti di nuovo qui con me a sapere i cazzi miei
se non sono chi volevi posso diventarlo
anche a costo di sparare al vecchio me per ammazzarlo
mi giocherei estate inverno e primavera
e forse anche l’autunno per tornare a quella prima sera
quando ti ho conosciuto ancora imbarazzata
mentre adesso il tempo ormai ti ha reso triste ed incazzata
mi giocherei l’estate per averti qui
e questo non è non è abbastanza
non è che posso fare meglio di così
non è che l’estate mi avanza
mi giocherei l’estate per riaverti qui
per ritrovarti senza i tuoi pensieri in viale tripoli
girare per la city sopra il booster
le mani nelle buste
svoltando solo per le strade giuste
la piazza ci ingoiava con il suo veleno
noi la vivevamo senza avere un freno
da fuori il pieno dentro i bar più storici
leggendo tutti i codici
aspettando la mattina ma seduti sotto i portici
la verità è che non siamo cambiati mai
siamo gente di mare che vive gli stessi guai
giochiamo gli ultimi soldi e una schedina alla snai
sperando in una botta di culo che non c’è mai
ora ti chiamo ma il tuo cel ormai non prende più
ti aspetto sempre alla fermata dove poi scendevi tu
l’estate lascia i segni sulla pelle
mentre cerco il tuo nome fra le stelle
mi giocherei l’estate per averti qui
e questo non è non è abbastanza
non è che posso fare meglio di così
non è che l’estate mi avanza
non è che l’estate mi avanza
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