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lirik lagu flessibile – meddaman

[testo di “flessibile”]

[intro]
pr*nto?
pr*nto, ciao, sono della fleximan
ciao
ciao, ti chiamavo perché finalmente abbiamo una proposta di lavoro interessante da farti
okay, di cosa si tratta?
guarda, si tratta di un lavoro all’interno di un contesto aeroportuale, con anche prospettive di crescita molto interessanti, consiste proprio nell’agevolazione dei voli dall’aeroporto
no, non ho capito, scusa
mhm, sì, guarda, praticamente, ti dicevo, è un lavoro di gruppo e consiste proprio nella spinta degli arei ingolfati sulla pista degli aeroporti
ceh, scusa, ripeti
sì, ehm, no, guarda, praticamente è proprio un*
consiste proprio nella spinta degli aerei sulla pista
pr*nto? pr*nto?

[ritornello]
“ma dimmi, quanti soldi fai?” sono flessibile
“e dimmi, che contratto c’hai?” sono flessibile
“e dimmi, un posto fisso ce l’hai?” sono flessibile
io sono flessibile, io sono flessibile
“e dimmi, che lavoro fai?” sono flessibile
“e dimmi, il mutuo tu ce l’hai?” sono flessibile
“e dimmi, che futuro avrai?” sono flessibile
io sono flessibile, io sono flessibile
e fletto, fletto, fletto, fletto
[strofa 1]
io futuro ne ho poco, ma mio figlio ne ha tanto
vivo oggi e domani spero che non mi schianto
lavoro da precario col contratto che mi scade
son fuori alle rate, dai mutui per le case
sono flessibile, sono un uomo di nuova razza
parte dell’arredo di un cesso e faccio la tazza
a me questo mondo del lavoro mi ammazza
e con la schiena rotta fino alla pensione, quand’è che mi passa?
che poi, magari, non c’ho i soldi per la cassa
m’han detto: “più fede”, ma io l’ho persa alle medie
quando ci andavo soltanto per scaldare le sedie
quando, invece di studiare, io facevo bordello
giorni interi a bigiare, a fumarmi il cervello
se invece mi impegnavo, adesso forse avrei una laurea
forse ero flessibile, ma con l’aria più aurea
con il gel e coi vestiti nuovi di pacca
caricavo e scaricavo in magazzino, pure al porto
pure all’orto, pure dentro una ditta, ma con la giacca

[ritornello]
“ma dimmi, quanti soldi fai?” sono flessibile
“e dimmi, che contratto c’hai?” sono flessibile
“e dimmi, un posto fisso ce l’hai?” sono flessibile
io sono flessibile, io sono flessibile
“e dimmi, che lavoro fai?” sono flessibile
“e dimmi, il mutuo tu ce l’hai?” sono flessibile
“e dimmi, che futuro avrai?” sono flessibile
io sono flessibile, io sono flessibile
e fletto, fletto, fletto, fletto
[strofa 2]
io nella mia vita ho fatto proprio di tutto
l’impiegato, l’operaio, devo piangere a un lutto
e poi ho il curriculum pieno, [quant’è?] pieno
pieno di cazzate da far leggere a uno scemo
che magari mi propone una merda di lavoro
no ferie, no decoro, con una scopa in culo
per pulirgli l’ufficio a lavoro finito
e che mi guarda con la faccia di chi dice: “dai, stordito”
piuttosto prendo un litro di benzina e gli do fuoco
con quello che costa chiedo pure il rimborso
e me lo fumo alla faccia di chi dice che ho torto
sarò anche nato storto e un po’ figlio di androcchia
ma i figli di puttana sono un’altra parrocchia
ti usano e ti sfruttano, ti succhiano, ti b*ttano
flessibile di tutto, ehi, basta o sp*cco tutto
io non ci sto più dentro con questo sistema
ho un problema col lavoro, fratelli, è la mia schiena

- meddaman

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