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lirik lagu esercizi spirituali o eiaculazione conclusiva non scientifica – miike takeshi

[strofa 1: miike takeshi]
bravo mio kaishakunin, puliamoci i culi
che son umidi di libertà alla bakunin
unicamente pudicizia, storicamente il verbo
è pertinente all’anima gentilizia, con fourier e proudhon
bimbi prendiamo il tè dei distinti da erich fromm
come no, magari a tavola raccontando una favola sul sesso
leggendo la volontà di foucault
con pettine e mollette ai capelli, ci si masturba stilando libelli
ridiamo di machiavelli, caricaturiamo un leviatano
schiacciato coi polpastrelli
confutazione da vena artistica
ma lo sai che la filosofia è morta con la sofistica
e che il padre del bene cantò il nulla
facendo ripiegare il figlio sulla monistica
occidente accidente, socrate e platone demenza incipiente
il concetto è astraente il reale
base del concettuale ovvio, la morale è che ne sia esente

[strofa 2: k.dreamcatcher]
se presuppongo che nulla sia reale, signor gorgia
ogni rapporto si poggia sulla discordia tranne l’orgia
precludere un abbraccio per delle richieste insolite?
f-ll-t– ed altrettante simpatiche storie, orsù
sono una monade impazzita e delirante
derivante dal pensiero di epicuro ma più dissacrante
colto in flagrante, errante per peripati
vomitavo come sartre, giocando con i testicoli
disvelerei l’esistenza come il buon martin
poi fotterei l’eterno ritorno secondo i patti, dai
sogno d’essere oltreuomo, zarathustra
e darci dentro con la frusta, mia cara lou salomè
se ogni credenza è impregnata d’altra credenza
sarà la recrudescenza d’ogni ideale di coscienza?
pazienza, domani taglierò i capelli
canterò ambigui stornelli alla venere di botticelli
ribelli come bruno trattandosi di far l’arte
a metà tra il pendolo di allan poe e quello di shopenhauer
da antiaristotelico ho l’illogica
più un tocco d’esoterico, et voilà, res cogitans
privato d’aura mistica, nostalgia canaglia
solo come kierkeegard, l’angoscia m’attanaglia
sbaglia se ti senti empirista più di bacone
ma sappi che non le getto le “briciole” dal balcone

[strofa 3: miike takeshi]
esemplificazione della speranza
vacanza sull’isola dell’amore da istanza
convivenza ad oltranza
moro è stato colto in atto di adulterio nella sua stanza
“ma mi pulivo le unghie
galileo ha scoperto la proprietà igienica delle vulve”
tommaso scuse consunte
troverai accoglienza nella casa sull’albero di junger
e se mangi male e ti senti st-tico
crogiolati nell’atar-ssia di sesto empirico
fatidico l’apporto della ragione, come?
non servon le viscere di pirrone?
dai, è come dire che sai pur non sapendo
e se sai di non sapere il sapere divien tormento
o come se la speme fosse tabú
e come camus sper-ssi nell’uomo per trarne del godimento

[strofa 4: k.dreamcatcher]
vedo attraverso il magma omeomerie
megalomanie nel migma
lo stigma non si cicatrizza
ma trovo l’archè nel seme che genera infanti
senza estrarli come maieutico tramite guanti
sedicente zero, annichilimento necessario
prossimo linguaggio universale: sistema binario
ah, s’ì fosse foco arderei il mondo
empedocle, ciclo del cosmo, che fase? dominio d’odio
dentro di me contengo i nove opposti di pitagora
ed ho opinioni che surcl-ssano le tue come protagora
sagoma, la tua favola platonica
ma oggi giorno sulla parete in caverna ci proiettano film p-rno
più paradossi di zenone o utopie di campanella
meglio tornare al sofismo ed affinare la favella
altro che spinoza, la situa si fa pungente
se come esistenzialista ho perso l’essere del niente

- miike takeshi

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