lirik lagu nevrosi – natzzake
[intro]
hai paura del wuio?
hai paura del wuio?
scusa mi ripeto..
[strofa]
hai paura del buio?
di quello che vedi nella penombra
quando ti sdrai in mezzo alla stanza
quando il resto attorno ti manca
ho ucciso la storia ci ho fatto un collage *zac*
taglio il futuro inverto realtà
invento la meta di ogni sentiero
cambio il passato, upside down
strane cose *come?* strane cose
giro la clessidra la sabbia che cade
sai che c’hai stile? quando cammini scalza
sento la febbre la testa si scalda
sono l’incubo peggiore, ti uccido solo per gusto di farlo
il peggiore incubo chiamami tarlo
mangio da dentro e non sono mai sazio
finché non sbatti sul muro il tuo cranio *splaah*
mi vedi nel sangue che cola sulla parete
al telegiornale non sanno spiegare
questo mio istinto profondo che viene dal male
[rit]
mio caro natz
ho perso il conto dei pezzi che scrivi, dei tuoi omicidi
sei già b*n*le
in due settimane sei diventato un k!ller seriale
[strofa]
e’ il mio romanzo criminale
quello che non riesci a spiegare
se balla la stanza a tempo dei bassi
la prendo dai fianchi
e ci faccio un casquet dopo il mio valzer
il senso di inadeguatezza ci rende nervosi
adeguiamoci ad una nevrosi
se perdo tempo con distrazioni
cambio lo schema, zero ambizioni
[bridge]
c’era un giardino, era sempreverde chiamato ‘peccato’
ed io vigliacco ora come allora finsi di non vedere, di non capire, di non sapere
invece io vedo, capisco, io so
[rit]
mio caro natz
ho perso il conto dei pezzi che scrivi, dei tuoi omicidi
sei già b*n*le
in due settimane sei diventato un k!ller seriale
*oh natz*
ho perso il conto dei pezzi che scrivi, degli omicidi
sei già b*n*le
in due settimane sei diventato un k!ller seriale
[strofa]
se fossi dio avrei già aperto la porta
del paradiso per farmici entrare
veder da dentro ogni segreto
poterlo cambiare
e poterci giocare a mio piacimento
come un gatto con palle di lana *eh*
o una tipa con le palle in bocca che sbava *eh*
c’era un cristiano, vide il mondo come malvagio
così di fatto lo rese tale
eccomi qua, il mio giudizio cambia la tua natura
domani ti svegli in un altro corpo
guarda lo specchio
sbattici il volto
[outro]
c’era un giardino, era sempreverde chiamato ‘peccato’
ho perso il conto dei pezzi di scrivi
allora finsi di non vedere di non capire di non sapere
sei già b*n*le
invece vedo, invece capisco, invece io so
*oh natz*
k!ller seriale
ho perso il conto dei pezzi che scrivi degli omicidi
oh natz
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