lirik lagu corte di augusto ii – nefa bpm
sono un fidia scolpito sull’asfalto estivo che tocca i 62 gradi
sono marmo e granito, fra’, il pezzo più antico tra questi comuni mortali
sono il punto di giro, il pupazzo di carne per mille puttane e vestali
la nebbia invernale che appanna gli occhiali
e la neve che gela le mani
su un filo di lana, figlio di puta
non c’era stata una strada più buia
guarda la luna, lurida giuda
qui è giunta l’ora di chiedere scusa
sono il sudore che cade alle 4 di notte
quando quest’ansia è più forte
sono le fitte alla gola dal fumo e dai colpi di tosse
sono la vita e la morte
portami il tipo del centro
quello fighetto che gioca a calcеtto
portami il tipo del ghetto
quello rеpresso che gioca col ferro
io non so a quale appartengo
me ne dissocio per quello che ho dentro
tutta ‘sta rabbia e il mio cazzo nella sua ragazza mi fanno sentire stra meglio
sarà che mi avete sempre e solo dato odio e ora ho bisogno di sputarlo fuori
potevate pensarci prima merde
cantami mu’
sono alla corte di augu’
qui non mi vogliono più
figli di pu’
mi hanno affogato nel blu
e ho detronato nettu’
(l’ho fatto)
oh yeah yeah
moriro a trentatré
succede un casino quando il tuo destino non è cio che spetta a te
ingrana la terza, quando saremo leggenda continueremo a mangiare la merda
siamo i titani che tornano in tempo di guerra
senti tremare la terra
quando mi dici che tu sei di strada io penso alla merda dei cani
non me ne frega più un cazzo di questi me ne son lavato le mani
puta raccontami un’altra bugia perché tu non sai fare di meglio
che sia la fine di tutto, tu o la polizia non voglio aspettare da sveglio
eh eh
mandami i tuoi
si troveranno una schiera di eroi
eh eh
parla a chi vuoi
corri a gridarglielo adesso che puoi
sennò fra chiedilo ai soldi
loro diranno un po tutto di noi
che siamo i buoni o che siamo gli stronzi
e che nulla cambia col senno di poi
portami la tipa sn0b
quella che al dito c’ha un cazzo di loft
portami la tipa hardcore
quella che in vena c’ha il cazzo di bronx
io non so chi ficcherò
tanto finirà malissimo e so
che per ‘sta rabbia al ragazzo gli sp*cco la faccia ed è già scritto che lo farò
cantami mu’
sono alla corte di augu’
qui non mi vogliono più
figli di pu’
mi hanno affogato nel blu
e ho detronato nettu’
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