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lirik lagu saturno – nowaz

[testo di “saturno”]

[intro]
sono complicato
penso al mio passato
strappo qualche pagina
lascio tutto e parto
è il diario di un codardo
e adesso immagina (okay, boy)
la bellezza sta dentro chi la coglie
l’universo da, l’universo toglie

[strofa 1]
sono complicato
penso al mio passato
strappo qualche pagina
lascio tutto e parto
è il diario di un codardo
e adesso immagina (okay, boy)
perché a volte vado in pezzi manco fossi vetro
mi guardo e chiedo: “sarò mica alieno?”
con la corona in testa e coi chiodi ai polsi
dalla cenere rinasceremo
come i fiori dal letame, come le fenici
e io mi chiedo come mai non siamo più felici
sotto cute si fan largo cicatrici
brucio in un pineto tra le tamerici
e ho visto ciò chе amavo disintegrarsi
pezzi di vita seppеlliti sotto rovi arsi
ora servono le fiale per addormentarsi
ci amiamo si da morti o quando è tardi
ho visto gente con talento che si è rovinata
gente che ha fatto i soldi e dopo si è impiccata
quando scrivo c’è una voce che mi urla: “matar”
e dopo con la morte ballo la bachata
[ritornello]
nana nana yeah
un’altra notte non dormo
nana nana yeah
parto e non so se torno
direzione saturno
parto e non so se torno
sola andata saturno
nana nana yeah
un’altra notte non dormo
nana nana yeah
parto e non so se torno
direzione saturno
parto e non so se torno
sola andata saturno

[post*ritornello]
sono complicato
penso al mio passato
strappo qualche pagina
lascio tutto e parto
è il diario di un codardo
e adesso immagina (okay, boy)
la bellezza sta dentro chi la coglie
l’universo da, l’universo toglie
[strofa 2]
puoi provare ad esser libero però ricorda
che la gravità è imbattibile per delle foglie
perché sai che me ne sbatto e vivo in bilico
in discesa su un burrone col motore in panne
dentro il cuore c ho la fosse delle marianne
prendo ciò che mi spetta sembra il minimo
minimo, minimal, mini*minimale
tu mi senti mentre rappo e gridi: “che animale”
io mai dato per scontato di avere il pane!
verso un fratello mai stato infame
sì, mai stato un infame
a differenza di questi, fanno ciò che conviene
viscidi serpenti allattati da iene
non scordare le radici, da dove vieni
i miei bisnonni erano contadini e camerieri (guarda)
oggi sc*rs*ggiano artisti veri
è più una corsa all’oro tra contrabbandieri
e tutto ciò che fai ha conseguenze
ti rendono chi sei le debolezze
io non punto alle tendenze ma solo a non far crescere le dipendenze

[ritornello]
nana nana yeah
un’altra notte non dormo
nana nana yeah
parto e non so se torno
direzione saturno
parto e non so se torno
sola andata saturno
nana nana yeah
un’altra notte non dormo
nana nana yeah
parto e non so se torno
direzione saturno
parto e non so se torno
sola andata saturno
[outro]
sono complicato
penso al mio passato
strappo qualche pagina
lascio tutto e parto
è il diario di un codardo
e adesso immagina

*da sistemare*

- nowaz

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