lirik lagu astri nascenti – ocelot @ocelotsound
strofa 1:
preso in giro, la voce fuori dal coro
un ragazzino magrolino e con i denti a castoro
la mia ansia delle foto
il tempo p-ssa e lo ignoro
adesso p-ssano ed io godo
perchè ora son quel che sono
quando mi incontrano si girano dall’altro lato
abb-ssano il capo, un tuffo nel p-ssato
l’ho giurato, che sarei cambiato
destinato o condannato in balia di questo fato
in cima questa vetta, cavalcando questa cresta
una scelta che spero, non finisca così in fretta
i tempi sono cambiati, cambiano le persone
non seguivi le mode, eri sotto pressione
una diversa visione, di quello che mi gira intorno
se non eri uguale, sicuro eri di troppo ma
cresco e capisco tante cose
che ho preso solo spine mentre raccoglievo rose
ritornello:
le giornate noi le p-ssavamo in giro
eravamo sempre in due sempre di corsa sopra il motorino
in questa città piena di vermi
ci credevamo d’essere degli astri nascenti
le sigarette spezzate, quante cartine bruciate
le amicizie b-ttate per colpa di due cazzate
ma in tutte quelle serate sai quante scelte avventate
era una serie a puntate ma tutte quante sbagliate
strofa 2:
il tempo corre, crei la tua personalità
anche fuori da qua, nessuno mai ti cambierà
sai lo fanno in molti anche se i fatti sono altri
come chi cambia, in base a chi ha davanti
le prime relazioni i primi amori, già futuri sposi
perchè l’amore è un farmaco e tu aumentami le dosi
le superiori, gli anni migliori
le prime sigarette fuori i compiti e gli errori
i primi lavori, sono sempre i peggiori
fai di tutto per non stare sulle spalle dei tuoi genitori
la moto nuova, un nuovo traguardo
a fare il matto, finchè non voli sull’asfalto
quando eri bambino tutto ti era concesso
ora mi guardo nello specchio e non ci vedo più me stesso
indossi un mantello, crei un muro di cemento
che diventa più alto man mano che vai crescendo
quando vediamo che il bicchiere è solo mezzo pieno
l’altra metà vuota la riempiamo col veleno
di un temporale, a ciel sereno
ma dopo le tempeste c’è sempre l’arcobaleno
hey
ritornello:
le giornate noi le p-ssavamo in giro
eravamo sempre in due sempre di corsa sopra il motorino
in questa città piena di vermi
ci credevamo d’essere degli astri nascenti
le sigarette spezzate, quante cartine bruciate
le amicizie b-ttate per colpa di due cazzate
ma in tutte quelle serate sai quante scelte avventate
era una serie a puntate ma tutte quante sbagliate
le giornate noi le p-ssavamo in giro
eravamo sempre in due sempre di corsa sopra il motorino
in questa città piena di vermi
ci credevamo d’essere degli astri nascenti
le sigarette spezzate, quante cartine bruciate
le amicizie b-ttate per colpa di due cazzate
ma in tutte quelle serate sai quante scelte avventate
era una serie a puntate ma tutte quante sbagliate
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