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lirik lagu down – overkill army

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[testo di “down”]

[strofa 1: alo]
alla sera leoni, al mattino coglioni
i coglioni al mattino finisce che non li trovi
con due litri di vino e due birre della peroni
sì magari scopi anche ma fai senza goldoni
poi bevi martini, bevi rum e coca e whisky
la tua testa assomiglia un po a quella di stewie griffin
vivi d’alcol di droga di tutto l’armamentario
tartaruga sulla pancia s’è girata al contrario
è una figata…eh*eeeh
è una figata…eh*eeeh
è una figata…eh*eeeh
è una figata…eh*eeeh
dicevo? dicevo solo che bevo
ogni sera io bevevo, bevevo, bevevo
sempre usata come scusa per far er cazzo che volevo
quindi ora zio ti sgamo se fai quello che facevo

[ritornello]
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù. giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù*giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù*giù
e cado giù, cado giù, cado giù, cado giù
[strofa 2: soft the brainstorm]
suona una chitarra zigana giù in cortile
chiedono spiccioli noi reduci sui letti a marcire
dalla finestra filtra un sole bianco pallido
lenzuola appiccicate addosso uno scomodo abito
uah..precipito, scivolo
il ritorno alla sobrietà è un pavimento lucido ripido
punto critico, brutta piega
dopo la paura e il delirio c’è un cielo livido pure a las vegas
ah…quella strega vestita da bimba
da finte carezze, bruciano, colpo di cinghia
queste birre che mi gonfiano, stringe la cinta
le domande che mi assillano, sfinge che ringhia
ma torno su su ancora
ogni gradino di scale è una goccia che cola
ah, se…se b*tto giù giù in gola
un litro e mezzo d’acqua, risorgo tra qualche ora

[strofa 3: x jobba]
apro gli occhi e già piovono cristi in serie, maledette sveglie
mi guardo allo specchio e il mio riflesso è ruggero de ceglie
in testa ho il vietnam, i botti, meglio che m’abbiocchi
il mondo è capovolto, son l’appeso dei tarocchi
i got the hangover, uo*o*o
fuori c’è il sole, per favore, nooo
l’umore è tipo “la vita mi fa schifo!”
che leopardi in confronto sembra jovanotti e pensa positivo
mi sento un reduce come quel vino che è mesi nel frigo
e deambulo come uno zombie di resident evil
mi chiama un amico “que tal chico?”
“ayer estaba tan jodido que cantaba “imagine all the people”
come john dei beatles, ma quale peace and love
squilla il cell, mia madre, e chi sennò?, forse charlize theron?
tra un po’ mi eclisserò, come i the doors, “this is the end”/
per il bis poi ci vedremo il prossimo weekend/
[ritornello]
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù. giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù*giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù
e cado giù, giù, giù, giù, giù*giù
e cado giù, cado giù, cado giù, cado giù

[strofa 3: trasgy]
è una questione personale, mi dovrai scusare se parlo poco sono preso male
non darmi contro è questo mondo che mi ha reso tale
vorrei poter volare, ma sento che mi porto addosso il peso di un quintale
non sono certo un tipo materiale
ma voglio fare più contanti ne voglio fare così tanti da comprare
ciò che tu sogni di comprare solamente per il gusto di bruciartelo davanti, già, e quanti sbattimenti freddo dentro sbatti i denti patimenti e battibecchi, nel mio viale fre’ le piante c’hanno i rami secchi e per le strade fre’ dalle mie parti solo vecchi (bella vez), vedo gabbiani in volo sopra i tetti, maledetti, noi seduti sui muretti e le bottiglie di moretti, con i sogni nei cassetti chiusi coi lucchetti, cervelli fusi rinchiusi dentro noi stessi

[outro]
mi risveglio da vestito e sono in hangover, sono in hangover, sono hangover
mi sento come se mi avessero investito con un range rover
fine dei giochi segna game over, game over…

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