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lirik lagu real talk – junior cally pt.2 – real talk

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[intro]
bella raga, bella pe’ real talk, bella bosca, bella k-ma, bella khaled

[strofa 1]
scendo leopardato, questa città è una giungla
la faccia da sgamato, i miei fra’ la sanno lunga
parlano poco, soldati con la tuta
lo zio c’ha la mitraglia come batistuta
forse c’ho preso gusto, ma se c’è un problema
lo zio non parla mai, risolve alla vecchia maniera
e rido quando dici che hai fatto carriera
fra’ lo zio c’ha sette vite ma vent’anni di galera
sto in un casino, nel cuore della notte
a sto giro forse ho tutte le colpe
lo zio non dorme, arriva con la revolver
sulla rubrica l’ho salvato “problem solver”
lo zio di nome fa “lo zio”, di cognome pure
se scende dal mezzo non ha mezze misure
dopo m’è stato al fresco, lo zio c’ha il sangue freddo
e gli occhi dappertutto come il grande fratello
ai concerto fa sold out con dieci mila crediti
ai piedi c’ha le squalo, sì di razza con il pedigree
f-ck [?] pero crediti, lo zio spara in testa come kenedy
penso alle strade di roma, bucate
-ssomigliano a quel conto prima di prendere quel mic
penso alle ruota di roma, rubate
entro, cella il sabato e fuori il lunedì
sì, tipo la disco ma non c’erano le puttane a quel tavolo
ora scelgo in base al mio stato d’animo
una preliminare, un’altra sì per il lato pratico
la terza per finire, la quarta per i saluti
la quinta per la quarta, la sesta la chiappa
la settima la ficco e quando grida prende l’ottava
la nona è brava che mi strozza mentre chiava
e se mi sporca la maglietta il suo ragazzo me la lava
la decima viene succhiata con l’undicesima
la figa sempre in testa dall’età della cresima
e ti giuro, sta volta la chiudo grossa
e tutte quelle dopo le lascio a fratello bosca

[strofa 2]
copro la faccia, sì, rapina in banca
una vita di rap e ancora non mi stanca
casa de papel, sì, fanno il viaggio
rapina e lo sp-ccio, sono marco carta
alla tua festa fra’ senza l’invito
sto mangiando tutto, ma ho ancora appet-to
non p-ssavo in radio perchè mascherato
sopra la base sono radioattivo
youtuber di merda, quanto mi fai schifo
non faccio le canne, ma giuro ti [?]
regalo una maschera senza la rete
così domattina puoi farmi un bocchino
“sembri cutrone”, lo urlano tutti, lo urlano forte, tipo una minaccia
sembro cutrone, ma in che senso frate’, che sopra la base prendi palle in faccia

[interludio: k-ma]
la leggenda narra che un giorno naque un mago dagli immensi poteri, e per contenere questi poteri dovette indossare una maschera che lo cambiò nel corpo e nell’anima, e allora se si togliesse quella maschera!

[strofa 3]
questa part-ta fra’ mica è finita
mi odia quel tipo ma piaccio all’amica
somiglia a iannone, ma la mia tipa rispetto alla sua è dieci volte più fica
“dai cally chi sei?” chiedono tutti
“cally chi sei?”, “cally chi sei?”
sono quel robot mezzo difettoso che dal suo terrazzo lancia favij
al pincio sul riscio, aspetta che piscio
sì, tipo uno shot, lo bevete liscio
faccio diretta che mangio popcorn mentre guardo il video mentre sparo a ciccio (gamer)
babe, se rappo ho la faccia da raver
scendo a focene, che noia che barba
tutti impizzati, [?]
con me in ristorante non si bada a spese
scegline quattro che sono borghese
metto sopra il cazzo un po’ di maionese
glielo do a londra, hot dog inglese
mi chiama real talk, sta volta chiude
scrivo regola 2, cally non delude
infilo una penna nel culo di giulia
domani si sveglia e farà la youtuber
ho preso la maschera e ho detto: “sta volta o svolto o m’ammazzo”
finalmente qualcuno mi sente, tutta sta trap a me m’ha rotto il cazzo”
‘sti scemi non usano il filo interdentale ma usano i miei peli pubici
e quando mi dissano sai che li uccido stando in silenzio come undici
fate chi-sso bambini, chi-sso i bambini, svegliate i vicini
ci entro dentro con lo sguardo di un red skinhead che entra dentro a casa di salvini
dimmi dove e quando posso venire a casa tua sborrando, dai sto scherzando, col cazzo
per questa merda mi so’ fatto il mazzo, accendo la radio e mi ammazzo
faccia a faccia per focaccia sopra la traccia, caccia bombardiere
il tuo rapper frate’ sp-ccia sp-ccia poi slaccia la lapo al carabiniere
nel gioco del rap ci sto dentro da un bel po’, [?] disco d’oro ballando [?]
vi sto dissanguando, portate le sacche, perchè sono tornato a real talk

[strofa 4]
vai contro di me, la vedo dura
quale peso m-ssimo, tu peso piuma
rientro in real talk
il tappeto rosso è più lungo del cazzo di k-ma
non prenderla male, mi dispiace khaled
se non c’era live, ma dovevo chiavare
se chiami rispondo al contrario di cristo
infatti sono qui per recuperare
faccio san giuliano, p-sso a san donato
lo zio mi fa santo se prendo e ti sparo
tutti ‘sti rappers fra’ mezze pugnette
la corona in testa me l’ha messa beppe
cento mila in banca, non cambio nulla
le quattro di notte mi trovi al carrefour
ho toccato il fondo un milione di volte
non posso più andare più giù
sono sempre in piedi, il contrario di un verme
tre quarti di voi, sì, lo so, si venderebbe
addosso 3k di roba ma io posso farlo perchè sono part-to dal niente
cristo signore, prega per focene perchè gli abitanti non sanno
e me lo dicevo cento volte al giorno, per uscire con te pagheranno
ora che bello che si avvera tutto
decido io chi si siede al mio banco
li guardo dall’alto, e quando li becco l’invidia li mangia, come fa un cancro
ricordo quel tizio ricco di famiglia, la voce alle spalle ancora la sento
ora senza una lira, buffi per la coca, compro casa sua per pisciarci dentro
ricordo i chilometri con la pic-sso, fare successo è troppo bello
ma vale doppio se parti dal b-sso, affilo la penna, alzo il livello
ho le scarpe che brillano qua’, mi chiamano il sindaco fra’
e tu che mi odi impara da me, nato uno schiavo, diventato un re

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