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lirik lagu il pianista – remmy

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[strofa 1]
dal muro di quella stanza non suonava mai il silenzio
solo note distorte di pianoforte
incastrate tra calce e cemento
e per quanto ogni suono venisse a galla
fuggiva dalle dita come il volo di una farfalla
d’estate i pomeriggi -ssopiti e i fiori avizziti
solo un pazzo avrebbe letto di storie nei suoi spart-ti
erano c-muli di nube ed accordi come app-ssiti
solo ricordi quasi svaniti
la con-bbe che era autunno, le foglie già rosse
lui alla finestra, lei spazzava le foglie già morte
lo colpì il suo viso, improvviso come la primavera
e danzò con le mani sulla tastiera
parlò, ma senza parole, solo le note fatte
e scrisse delle gote sue, come le accarezz-sse
lei ascoltò rapita quella musica che era pura
e dopo un’intera vita, venne musica da quelle mura

[ritornello]
suona su quei tasti quello che non hanno gli altri
perché un amore come questo non è per tutti quanti
sopra quei tasti bianchi e neri
ho cantato i miei desideri più reconditi
a b-ssa voce come i segreti
conservo tutto sai per quando finirà

[strofa 2]
metteva in musica il suo corpo
come fosse un’opera compiuta
cantava poesia cruda e sapeva suonarla nuda
in quelle melodie, il rosa delle sue forme
sulle corde la curva delle sue labbra rosse, si bemolle
lei si accomodò dentro quei suoni e nel riverbero
scoprì note che non sapeva che esistessero
pensò chi si nasconde dietro quelle mani che si flettono
cerbero colui a cui tutti si genuflettono
in ogni part-tura diamanti di ogni caratura
cara musa, la musica non compra quella spazzatura
vorrei adonarti il corpo d’oro, adorarti come gli dei
vest-ti al suolo, imparare tutti i tuoi nei
lei non chiese, si spogliò di ogni suo avere e indumento
sulla pelle le mani come fosse lei lo strumento
e da quella stanza le sere, solo l’amore che fece
dalla sua bocca cremisi gemiti di piacere

[ritornello]
suona su quei tasti quello che non hanno gli altri
perché un amore come questo non è per tutti quanti
sopra quei tasti bianchi e neri
ho cantato i miei desideri più reconditi
a b-ssa voce come i segreti
conservo tutto sai per quando finirà

[strofa 3]
sbatte forte la porta poi lui stonò
ricorda così la notte in cui lei andò
perchè l’amore non vince e tutto svanisce
pensò fosse perché forse anche l’aria più dolce finisce
maledetto il tempo che aveva premura
di premere il grilletto senza la sicura
non prima di strappargli dalle mani la cosa più pura
ed imprimere nel legno il suo nome in ogni venatura
parlava di ogni tocco, ogni singolo suono sporco
di tutte quelle volte in cui ne ha sfiorato il corpo
al cospetto di quella tastiera che sembrava una smorfia
gli sorrideva storta, chiuse il coperchio per l’ultima volta
“è cosi che si perde” pensò sfregando le sue mani fredde
e fu presto dicembre e forse partì
forse sparì, ma più niente si seppe
dal muro di quella stanza venne solo silenzio per sempre

[ritornello]
suona su quei tasti quello che non hanno gli altri
perché un amore come questo non è per tutti quanti
sopra quei tasti bianchi e neri
ho cantato i miei desideri più reconditi
a b-ssa voce come i segreti
conservo tutto sai per quando finirà

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