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lirik lagu ritratti dell’odio – rosa chemical

[testo di “ritratti dell’odio”]

[intro]
kranyo, ah, vai

[strofa 1]
mi siedo e ripenso “mah, stasera cazzo faccio?”
lo vedi questo è il mio sguardo, ha le fisse di un uomo che non ha mai pianto
e si tiene tutto dentro appresso come un grana mento, lo ammetto
oramai ci penso spesso, venirne a capo, sai, non ci riesco
e come la sequenza di fibonacci ci provi e riprovi, ti perdi
in vita ci sono alti e bassi ma cosa sono i momenti? si fra
già, ma cosa sono, se non le volte in cui ti senti meno solo del solito
triste, ma vero, in gioco c’è la vita di un depresso che non c’ha uno scopo
a parte che la notte gioco a cartе col demonio ed è comunque un solitario
sai, non chiudo il sipario pеrché qua
la voce l’ho già persa ma scrivo dall’aldilà
queste le rime, piovono e contagio mezzo mondo
mieto piste dall’inchiostro, a terra tutto il mondo
e’ come dire col senno di poi a galilei “scusa, ci spiace molto”
ma il danno è già fatto, le scuse ora servono a poco, servono a poco
e quindi fumo da solo, aspetto con ansia il mio giorno con dono
scaramantico respiro, fumo ed ho crisi da autolesionista e in più sadico
conto gli amici sui polpastrelli con mani di edward, fratelli
ne ho pochi, me li tengo stretti, fra, pochi ma buoni e più schietti (ciao fra)
con tutto e più dimenti*menticate da dio
di domande ce ne ho tante, mio dio, forse il problema sono io
ma non mi pongo il suo problema, non porgo la schiena
mi oppongo al sistema, lo affronto tagliando la vena
e versando il mio sangue dentro ‘sta cazzo di scena
(faccio scena muta) se mi chiedi perché non sto bene, frate
sai quando aspiri e respiri veleni, compare, compare fra, l’eden (compare, fra, l’eden)
[ritornello]
siamo ritratti dell’odio, persi nell’odio
persi nell’odio, siamo schiavi dell’odio
servi dell’odio, gesta per l’odio
immersi nell’odio, ritratti dell’odio

[strofa 2]
riverso versi sulla traccia
se aspetto che mi chiami la notte mi schiassa
son metricamente scorretto, uno squarcio dentro al cervelletto, la morte mi minaccia
gioco sporco se mi nomina gli errori di una vita scesa in piazza
ed errare, sbagliare, c’ho perso la testa frate, rimane solo poesia su carta straccia
basta con le [?], zero sbatta di carezze, solo tu e le tue coperte
dall’andare via da te, vivere senza respirare
geni incompresi da geni ormai arresi
sospesi su fili in paresi tra stati soppressi, catalessi
rinchiusi in depressi possedi
pensi che la vivo bene?
nah, scontar non ti conviene
lottando tra iene intravedi il finale tra grida
ti rimane in testa e ti resta patire l’inverno
con tanti, siam tanti a soffrire l’inverno
io incline a riempire un quaderno di rime
tra fitte allo sterno, ti volza lo stereo
l’amaro mi stressa, sul piscio il suo corpo
all’inizio lo so sembra un pregio
finisci e vedi tutto nero
avevo smesso di fumare per due ore, poi l’ho scordato
mi sveglio al tramonto sudato
una vita di merda, ti sogno e rimango sdraiato
rimasto nauseato da te dalle 5 alle 8 sto in mezzo
nel senso la testa nel cesso ed i polsi legati frate, si chiama sentimento
se pensi che ti mento in amore sta’ attento al dosaggio
miraggio, la felicità nel raggio di miglia quando perdi la persona a cui hai dato la vita
ti ha tolto la vita, è finita, ti resta ben poco
si è spento il tuo fuoco
ma dentro uno scheletro perso in un rogo
di frasi dipinte dall’odio
[ritornello]
siamo ritratti dell’odio, persi nell’odio
persi nell’odio, siamo schiavi dell’odio
servi dell’odio, gesta per l’odio
immersi nell’odio, ritratti dell’odio
siamo ritratti dell’odio, persi nell’odio
persi nell’odio, siamo schiavi dell’odio
servi dell’odio, gesta per l’odio
immersi nell’odio, ritratti dell’odio

- rosa chemical

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