lirik lagu la bugia dell’essere – rubens de rosas
siamo governati dalla menzogna
basta pensare i nostri pensieri che consideriamo fogna
mettiamo a noi stessi
per stare nel più grande accordo di compromessi
che serve per il lieto vivere comune
ho perlomeno lo si presume
per questo si cerca la semi verità
perché quella completa è già sparita
dalla nascita del uomo primordiale
ma la coscienza limpida casca male
e si crea una mistica sana ipocrisia
al cui mondo segue la sua scia
e uno dei gesti che più dispregiamo
per adattarci purtroppo lo usiamo
ma l’abuso del medesimo gesto
ti fa scemare al più presto
per questo è tutto in discussione
ma non bisogna perdersi nell’ indecisione
per questo bisogna avere le tue idea e darle la giusta pozione
per non perdersi in una stupida illazione
portata dalla confusione mediatica
ben strutturata e accetta come grammatica
che fa sembrare la verità bugia
per comp*rs* inserite da una stolta regia
e quando qualcosa è troppo bello
si va a proocacciare subito il tranello
e idea della bugia rassicurante
è solo un placebo sempre più innescante
insidi tranelli tra il dire e il fare
ti mettono in evidenza ciò cha appare
e da lì si comincia a pesare l’ essere
grazie a vari pensieri da intessere
che creano una bilancia invisibile
ma del tutto concreta e possibile
che utilizzata ogni giorno si affina
ti alimenta come se fosse una proteina
ecco perché l’uomo si affianca a una coalizione
per il timore che tutto in discussione
col conforme crede di appagare la realtà ma se non si sviluppa un’ idea intrinseca nell’ essere che ti esalta
sei solo un singolo automa
che si aggiunge un cromosoma
ma se in questo stato di menzogna elevata
viene rinomata
col nome di gentilezza
in fondo è ipocrisia o ne ricopre una grande pezza
ma se alla fine pensiamo
a quello che sappiamo
ci ritroveremo un enorme riciclo di cose che sentiamo
ho pure che vediamo
a cui i discorsi le adattiamo
e nel mentre del discorso qualcosa estraiamo
cui senza inventiva che crea stile
si forma un infinito racconto della realtà che serve come una radio senza pile
bugie con sfaccettature di buono
ci ricopr*no in questo immondo suono
bugie a sfondo di malvagio
alla terra si andata adagio
e colui che dispregia omertà
ha il cervello in un momento di povertà
perché in un mondo dove è composto da illusioni
dove il falso traspare e detta decisioni
il giudizio terreno perde ogni sua valenza
e l’uomo riscopre la sua pendenza
perché solo liberandoti in ogni tua decisione
si arriva a un ipotetica interazione
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