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lirik lagu vivere est cogitare – sammaofficial

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[strofa 1 samma]
sono un sospiro lungo al freddo di dicembre
su quelle panchine gelide
il cielo coperto come te
tu come me
e non so mai se quando o quanto fingere
non do addito alle bocche ma il tuo alito colpisce
ardito come all’ inizio
un fuoco dentro mai finito
attendo alle parole dico
intendo le frasi che scrivo
tu hai esaurito
colpi, glock nel back
dentro al c-ssetto
stappo una becks che beh
la bevo e conto cash con pol stiamo nel retro
del pick-up
vodka lemon come al bar
sto per le strade a barca sembra la zona sembra sansa
in un paese troppo piccolo e la testa troppo grande
altro che google maps nelle tasche i fra han soltanto mappe
e questi qua che parlano, farneticanto
incomprensibili
serpi che strisci e sibili
tagli fili con forbici
e dio li perdona perché non sanno quel che fanno
e un altro dio li imprigiona nell’ ignoranza che si creano
ma dai
e dico attento ma dai
fai il chiko per la calle
mai visto per le strade
citi la city che conosco come le sue mutande
e stanno strette addosso meglio liberartene
stanno a zero le mie chiacchiere
col team facciamo i fatti
come sui 1510 scambi
dopo lavoro conta quei contanti
e prendi al volo questi schiaffi (ah)
ma dai ma cosa dici
ma dai ma fra li hai visti
ma dai ma cosa citano
non sai

[ritornello isa]
e tu mi aspetti giù
seduto sul muretto
ti scrivo tra cinque minuti scendo
ma no, non te lo prometto
mi conosci sai che su ste cose mento
memento: sto prendendo tempo
non so come dirtelo che
il nostro è tempo perso
sei il vizio da cui dipendo
l’ultima siga del mio pacchetto
mi dico: “giuro domani smetto”
ti dico: “giuro domani smetto”
maddai che cazzo ho detto
vattene dal mio letto
dai no scherzo

[strofa 2 samma]
quello che ho visto bro
non sai quello che porto
pesi stretti sul mio cuore o collo
pietre che dal crollo stanno addosso
pa che finge è tutto apposto
e io che torno a casa stanco, fatto, scazzo e stacco
un mazzo 8 carte al banco
fumo nel bosco col branco
e so le foglie che ci crescono
germogli in fiore in primavera
esco
il tuo sorriso perso
dove stiamo lo chiedo spesso
noi non ci smuoviamo
muoviamo le m-sse come acqua
cuciamo la tua bocca
un altra sera un altra mossa
un altra sera un altra goccia

[ritornello isa]
e tu mi aspetti giù
seduto sul muretto
ti scrivo tra cinque minuti scendo
ma no, non te lo prometto
mi conosci sai che su ste cose mento
memento: sto prendendo tempo
non so come dirtelo che
il nostro è tempo perso
sei il vizio da cui dipendo
l’ultima siga del mio pacchetto
mi dico: “giuro domani smetto”
ti dico: “giuro domani smetto”
maddai che cazzo ho detto
vattene dal mio letto
dai no scherzo

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