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lirik lagu ok.. – screevy

(intro)
ehi.. ok..
quanto te ne posso dare?
dimmi.. quanto me ne può tornare?
guarda che mi fa pensare..
non vedi che mi sto a pestare?

(oh, sto andando a registrare!)

tu dimmi come può durare
perché proprio non lo so trovare

dimmi quanto si può, alla fine
metterci il cuore che fine c’è per tutto
non è perché una relazione che mo’ cambia il regime
perché tutte loro giuro le avrei fatte regine

e infine quest’iter portava solo soliti quеsiti..
e per niente squisiti..
ci sеntiamo avvizziti come se ci tocchiamo sotto i vestiti
e ci sentiamo come perquisiti..

e l’imbarazzo è una brutta bestia
la vergogna appesantisce la testa
ora vado, prendo pausa dal dire
che di là c’è una c che è ancora da finire..
pensa te se mo’ cambia regime..
e io cerco di cambiare, l’ho sempre fatto
e a fine giornata sono scazzottato
ma tu screevy non ascoltarlo che alla fine
son deliri di un pazzo fatto

(ahah.. un pazzo fatto..)

per qualcuno sarà strano ma per me darti tutto me stesso
su un testo è il più grande riscatto..

ed è certo che ci sbatto..
me le cerco, sono ansioso di farci il callo..
e già provo ad immaginare
che suonare per te è un privilegio:
il trucco di chi sposta lo sguardo di scatto

e la conta dei frammenti si fa intensa..

ed è chiaro che ti chiedi se ti pensa..
io mi ci b*tto, certo, e di cuore e di testa
ci perdo la giornata “annotata dispersa”
“lei la conosco da poco”
“beh, dai, chiedile di uscire
e dopo vedi come va a finire..”
*c’è una sorta di malinconia che mi pervade quando ti vedo..
come se dovessimo stare distanti per un certo qual motivo..
ma ti voglio così tanto..
che senso avrebbe soffocarlo?
quanto di noi stessi siamo pr*nti a metterci?*

(verse)
non fossi stato sveglio adesso
non lo starei scrivendo..
pensa quanto spesso ci penso
pensa quanto cazzo ci tengo
m’addormento sul testo

è bello
sbattersi, a volte malmenarsi
mi mostra una via per stare un po’ più contento
e non mi pento..

e mamma dice che ci metto tutto
io le dico nel futuro mio vedo lutto
mamma mia, sapessi il vuoto da montagna russa
che mi viene quando ti vedo quant’è brutto…

e tocca ritirarmi nelle metriche
peripezie omeriche
non crei nulla se non metti il tuo
non nascon molti bimbi se non ci sono ostetriche
ma se non vuoi ti dico ok..
ti dico ok

perché non sono mica qua ad insistere..
è bello sto dolore dell’esistere..
ed è buffo..
a volte il cuore sembra in degenza e
a volte non fa altro che sorridere..
screevy

- screevy

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