lirik lagu corsica – shori
[testo di: “corsica”]
[strofa 1]
ehi, e c’ho cose da fare
giovane per stento
il rumore lo evito
tra le canne ti attraversa come montale
non mi sento bene, qua è una giungla bro
piove sempre, sto al riparo dalle scelte
e queste rime cullano, sì cullano
resta ancora una punta sulla punta bro
queste rime ondeggiano
sono le strade sopra il lungo mare
e quelle curve dove portano?
capitano, capitano dove vado?
pancia in su sopra il divano
guardo il cielo sembra strano forse
forse va ridisegnato
sembra tutto un po’ diverso da come io l’ho lasciato
e sceglierò, ti giuro sceglierò
un giorno sceglierò e scenderò a sfidare il mare calmo
mare chiaro, sant’ambrogio in braccio
mano sul bagaglio, ma non parto resto qui
[ritornello]
e questo loro non capiranno
che con il caldo io resto a milano
con i muri ancora da dipingere
con le parole che non sono in grado
no, loro non lo capiranno
questo loro non lo capiranno
che ho le pareti che sussuranno
le strade che si svuotano
ed io sogno la corsica
[strofa 2]
appuntamento tra i palazzi, graffi
saranno forti come i calli sotto i piedi scalzi
dagli incontri inaspettati a quelli programmati impareremo
senza fretta io ci credo negli spazi
salto in sella anche col rischio di bruciarsi e mi scotto
in un parcheggio a mezzanotte si muove qualcosa
si spella una rosa, si taglia la corda e, eh
lascio aperta la strofa che, eh
ho temporeggiato, per questo ho temporeggiato
fuori il tempo era una merda, spero che sia soleggiato
anche col culo per terra ci resto per scelta
la nave in partenza, misuro l’attesa
[ritornello]
e questo loro non capiranno
che con il caldo io resto a milano
con i muri ancora da dipingere
con le parole che non sono in grado
no, loro non lo capiranno
questo loro non lo capiranno
che ho le pareti che sussuranno
le strade che si svuotano
ed io sogno la corsica
[post*ritornello]
in giro sulla costa
torna presto è pr*nto a tavola, ah
ma arriverò in ritardo come sempre
come se, come sempre eh
[bridge]
io non lo so quanto manca
ancora sto imparando a scegliere
capitano dove andiamo
guarda fuori sto arrivando
guardo il cielo, è familiare forse
non so chi ci ha guadagnato
forse abbiamo tutti perso
e non importa il risultato
[ritornello]
e anche se loro non lo capiranno
non importa quanto capiranno
che ho ancora qualche muro da dipingere
e le parole che non sono in grado
no, loro non lo capiranno
questo loro non lo capiranno
più vicino del previsto
mi convinco del tragitto
son qui, vedo la corsica
[post*ritornello]
in giro sulla costa
torna presto è pr*nto a tavola, ah
ma arriverò in ritardo come sempre
come sempre, come sempre, eh eh eh
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