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lirik lagu castelli di sabbia – sierra romana

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[strofa 1: greench]
occhi chiusi
rubinetti
sto abusando dei minuti riascoltando minuetti
pillole e confetti
sinteticità e concetti
all’aldiquà della città versando vino nei sonetti
all’aldilà delle mie perplessità non so se inciderti o rivederti
cerco una casa per noi
idealista
storie da un giorno come insta
risico il terreno quindi parto alla conquista
delle tue mani
48 ore come le mans
senza una pista
non ho più niente di te
solo parole
se fossero foto sarebbero un po’ fuori fuoco
vuoi che mi penta
ma che
vuoi che ci senta il vicino
vuoi che ti senta vicino
quanto è ristretta la linea del sonno
notti infettate
macchie sull’anima
siamo frittate sociali bruciate all’alba
il sole che impatta è alluminio
una lamina
se la stendi non mi inchino
metti gli occhiali al buio se il buio ti guarda
metti mi svegli domani in una frase fatta
fumo
i leopardi dalla finestra
gobbo
leopardi tu la ginestra
frase sfatta e modesta
non ho una lira o uno studio ma ho chi mi detesta
ho una cima e la stupro
sono in cima al dirupo
la mia stanza è lo studio
le tue rime ripudio
la mia stanza è lo studio
ho abbastanza da perdere e questo ne è solo il preludio
chiudo

[ritornello]
castelli di sabbia nella testa sulla spiaggia
una tempesta soffia il vento e sa’ di rabbia
intento a dare esempio alla mia parte saggia
a stento riesco con l’intento credo tu ormai lo sappia
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
soffia il vento e salirò

[strofa 2: ponte]
pazzo come baudelaire
la mia voce che rimbalza giù al piano terra
il vicino mi odia da quando ha sent-to il mio disco
ho le crepe nel cuore di un altra persona
ho versato liquori di persona
nei bicchieri sbagliati di chi non m’impressiona e
monotonia
io che parlo da solo e confido segreti
su fogli che sembrano come pareti
io ti vedo ci credi?!
il tuo ricordo è strappato, insabbiato
pero’ ancora mi spezza il fiato
hai capito che un po soy el diablo
eh eh
ho un attico nell’animo
che affaccia in un attimo di panico
quasi più’ chiaro di cosi’ non posso
sono in una conchiglia in un mare mosso
e a parte che tutto corre
resto in balia delle onde
saviano è da fazio
e mi chiedi che tempo che fa da ieri, dai seri!
ho i ricordi affollati
come i marciapiedi di piccadilly e
il mio inchiostro è una resina di abete
queste rime i miei figli
io non parlo non tengo legami
ho le mani legate sul cielo
è la penna il mio mazzo di chiavi,apri!

[ritornello]
castelli di sabbia nella testa sulla spiaggia
una tempesta soffia il vento e sa’ di rabbia
intento a dare esempio alla mia parte saggia
a stento riesco con l’intento credo tu ormai lo sappia
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
castelli di sabbia (tieni intatta la mia parte)
soffia il vento e salirò

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